Cronache

Un esercito di "furbetti" a caccia del titolo di avvocato

La truffa della laurea spagnola. E il business conviene alle agenzie: le pratiche costano tra 3mila e 8mila euro

Un esercito di "furbetti" a caccia del titolo di avvocato

Diventare abogados. Un esercito di rimandati, spaventati e scoraggiati. Qui dove l'esame di Stato diventa un miraggio. E allora che fare, ci sono altri casi, ci sono gli amici che hanno sentito dire, che anzi, qualcuno lo ha proprio fatto: volare in Spagna per diventare abogado, là dove l'esame di Stato non esiste. Ma sì, perché no? Aggirare la regola è stato relativamente facile fino a qualche anno fa. Fino al 2011 era un automatismo con una laurea in legge. Certo, una mossa furbetta, tanto più che c'è la norma Ue che spiega che sì, si può diventare abogados, «a patto che non sia elusivo». Chiaro no? Un conto è venire in Italia da abogado dopo aver esercitato in Spagna, ben altro è un italiano che vola in Spagna per diventare avvocato e rientrare in patria per iniziare a esercitare. Altro che elusivo. Un raggiro furbastro, una truffa dove girano un sacco di soldi. Alle università, alle agenzie.

Una vera e propria fuga, elenchi di avvocati stabiliti (così si chiamano gli abogados) sempre più folti. In tutta Italia. Abogados che dopo tre anni vengono trascritti negli albi degli avvocati e tutto viene normalizzato. Poi dal 2011 qualcosa è cambiato. Tra indignazione degli ordini e giudici, il ministero ha minacciato la cancellazione degli abogados e la Spagna ha introdotto dei paletti. Oggi un italiano che vuole il titolo, deve frequentare un master e conseguire il grado en derecho, una sorta di mini laurea fatta da 9 esami. Spuntano le agenzie, tramiti esosi che si offrono di accelerare e snellire pratiche, evitare viaggi e spiegare il da farsi. Già, perché cosa fare in realtà non è poi così chiaro e praticamente nessuno sa lo spagnolo. Bel problema se devi ottenere una laurea in diritto. E le informazioni via web che si propagano tra gli aspiranti abogados sono tutto e il contrario di tutto. C'è approssimazione, panico e ignoranza. Le conversazioni di chi è in ballo per strappare un titolo iberico sono lo specchio di una tristissima caotica realtà in cui tutti annaspano, sottobosco dal sapore di truffa, entrati di sbieco in un mondo che aggira regole, sceglie di abbandonare la via maestra, quella della legge, proprio loro che un giorno questa legge la dovranno rappresentare. E dalle chat emerge di tutto. C'è chi arriva a pagare 30mila euro, chi non riceve neppure le informazioni di base dall'università di Madrid. «Un tipo mi ha raccontato che ha concluso il percorso dicendo che non ha mai studiato ed era facilissimo», dice uno. E per la tesi? «Alcuni fanno un'esposizione di gruppo e fanno parlare il più bravo». Un altro conferma: «Ho aperto la piattaforma dove bisogna studiare ma è vuota e adesso?». «Il corso di diritto era ridicolo». Nel gruppo c'è ogni declinazione di stato d'animo. L'ottimista ad esempio, spera che tutto vada via liscio e presto. «Mi han detto che le tesi saranno una sciocchezza, bastano 15 paginette ed è lecito copiare dalla tesi di laurea già fatta». Quella compiaciuta: «Ragazzi, quando mi sono rivolta a loro per la prima volta (all'agenzia ndr) già mi chiamavano avvocatessa. Ahahahaha che ridere». Anche sul prezzo le informazioni sono vaghe e ben confuse. «E poi pensate che senza le agenzie grado e master come scritto sul sito dell'università cosa 15mila euro, che buffoni». «Mi ha chiesto 1.500 per consulenza ma di fatto mi ha lasciato a piedi». Uno parla di 3.500, un altro di 8mila tutto compreso. C'è chi all'improvviso si preoccupa perché lo spagnolo non lo sa. «Ragazzi, ma qui è una truffa», dice un altro. E chi tra panico e rabbia la butta lì: «Apriamo un sito e sputtaniamo sta gente», l'altro che gli ricorda: «Difficile sputtanare senza sputtanarci e poi scusa cosa diciamo: c... ci regalavano il titolo e invece ci hanno fottuto?». Finalmente qualcuno che arriva dritto al punto. «Ma ci daranno le domande e le risposte prima dell'esame?». Ecco.

Questo sì che è il punto.

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