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Gli esodati minacciano Renzi: "Salvaguardia entro luglio"

I 34mila ex lavoratori esclusi dalla legge finanziaria lanciano un ultimatum al premier: "Ottava salvaguardia entro luglio o ci sarà una nuova marcia su Roma"

Gli esodati minacciano Renzi: "Salvaguardia entro luglio"

Esodati versus Renzi, siamo alla stretta finale. L'ultimatum al Governo porta ancora la firma della Rete dei Comitati in rappresentanza degli oltre 34mila ex lavoratori esclusi dalla settima salvaguardia contenuta nell'ultima legge finanziaria.

Una lettera, l'ennesima, inviata più precisamente al ministro del Lavoro Poletti, e in copia conoscenza al ministro dell'Economia e delle Finanze Padoan e alle commissioni Lavoro di Camera e Senato, dove si denuncia lo stato di indigenza in cui dal 2011 versano le famiglie rimaste vittime della famigerata legge Fornero. Una vera e propria emergenza sociale che solo la Lega Nord sembra avere a cuore con diversi presidi organizzati negli ultimi cinque anni sotto i palazzi del potere a difesa degli esodati, completamente ignorati invece dal Partito Democratico e dalla maggioranza che approvò il sistema previdenziale attualmente in vigore e che continua a negare quell'ottava salvaguardia richiesta a squarciagola dalle migliaia di posizioni certificate dall'Inps.

Ma il premier e i suoi compari non hanno più alibi: c'è la certezza del numero dei soggetti discriminati, c'è la volontà del Parlamento di restituire loro il sacrosanto diritto alla pensione nei prossimi tre anni, ci sono le risorse pecuniarie per coprire tutti gli esodati in stand by. Manca solo l'intenzione del Governo di porre fine a uno dei capitoli più vergognosi della storia della politica italiana. La pazienza ha un limite, fissato entro e non oltre luglio.

Dopodiché la carica dei 34mila marcerà su Roma.

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