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Esodo dall'Istituto di sanità: altri due lasciano

Le voci di attriti con il ministero dietro gli addii. Grillo: "Incredula, mai interferito sull'Iss"

Esodo dall'Istituto di sanità: altri due lasciano

Roma - Dopo il presidente Walter Ricciardi, altri due membri dell'Istituto superiore di sanità hanno comunicato ieri le loro dimissioni. Giuseppe Remuzzi, componente del Consiglio di amministrazione e Armando Santoro, del Comitato scientifico, avrebbero deciso di lasciare il proprio incarico per attriti con la linea politica del ministero. Non vedrebbero, infatti, garantita l'indipendenza scientifica dell'ente, che è istituto d'eccellenza per la ricerca pubblica sia in Italia che all'estero.

Già l'annuncio di Ricciardi aveva fatto capire come la situazione fosse insostenibile. Il presidente era stato, in passato, oggetto di attacchi da parte dei gruppi «no-vax». Il ministro della Salute, Giulia Grillo, informata circa le nuove defezioni, ha chiarito: «Apprendo con incredulità che due membri apicali dell'Istituto Superiore di Sanità avrebbero lasciato il loro incarico perché, secondo quanto riportato dalle agenzie, considererebbero ormai non garantita l'indipendenza scientifica dell'ente». Per poi proseguire: «Chi mette in giro queste voci, con chiari intenti politici, deve prendersi la responsabilità delle proprie affermazioni, che sono gravissime e lesive dell'onore delle istituzioni e di chi le rappresenta. Chi lancia accuse infamanti, ne risponderà nelle sedi opportune». Ha quindi detto che non c'è stata alcuna interferenza con l'operato dell'Iss «perché non c'è ricerca senza libertà e senza indipendenza. Mai alcun atto di questo governo, a partire da quelli del mio ministero, ha interferito nelle attività dell'Istituto Superiore di Sanità, né condizionato l'indirizzo programmatico o scientifico. Mai i ricercatori dell'Iss, il personale o i dirigenti - ha quindi concluso - hanno ricevuto pressioni rispetto al loro operato, né mai io come ministro sono intervenuta per portare condizionamenti o ingerenze di alcun genere». Dopo le dimissioni di Ricciardi si va, per l'Istituto di ricerca, verso il commissariamento, affinché sia garantito l'espletamento delle pratiche in corso.

Subito dopo ci sarà un bando pubblico che servirà a individuare chi dovrà sostituire il presidente, ma anche per trovare un candidato per l'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) che allo stato attuale è rimasta senza vertice dopo che Stefano Vella aveva lasciato in seguito alle vicende legate a nave Diciotti.

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