Cultura e Spettacoli

Una esplosiva Alba si racconta: "Ho reso cieca una generazione"

La Parietti al Fatto: "Negli anni ho capito quanto fossero snob e bigotti i presunti rappresentati della sinistra". E racconta: "Non mi hanno mai perdonato di aver scaldato gli istinti più bassi degli intellettuali"

Una esplosiva Alba si racconta: "Ho reso cieca una generazione"

"Cattelan a Torino ha esposto il mio culo e Helmut Newton al museo di Berlino due foto con me, unica italiana. Ovviamente ne sono fiera". Un'intervista spumeggiante, a tutto campo, verace e irriverente: Alba Parietti si racconta sulle pagine del Fatto Quotidiano. E non fa sconti a nessuno. "Ho fatto diventare cieca una generazione", ammette. E assicura: "Credo di aver avuto coraggio. Non mi sono risparmiata. Mi sono presa le mie responsabilità. Ho espresso le mie opinioni quando tutti mi consigliavano di tapparmi la bocca e stare zitta. Ho denunciato i carabinieri che avevano menato mio figlio e vinto la causa. Sono una rompicoglioni, non sopporto le ingiustizie, mi faccio rispettare. Sono trent’anni che mi danno per morta, ma ho le spalle larghe. Le cattiverie mi feriscono, ma non mi ammazzano. E non mi uccidono neanche le ingratitudini".

"So chi sono, cammino a testa alta e sono sicura che la gente mi capisce - dice - a me piace la Erin Brokovich di Julia Roberts". Con la sinistra italiana l’incomprensione è ad esempio datata. "Da un certo mondo sono stata sempre percepita e guardata come la puttana che porti in giro di notte e di giorno sei costretto a nascondere - denuncia - negli anni ho capito quanto fossero snob e bigotti i presunti rappresentanti della sinistra italiana. La verità è che non mi hanno perdonato di aver scaldato gli istinti più bassi degli intellettuali.

Quelli perdevano la testa e i censori con la puzza sotto il naso insorgevano".

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