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Estate rovente per i grillini. Da Parma fino a Ragusa liti e minacce di espulsione

Oltre ai problemi a livello nazionale, il M5S attraversa una fase turbolenta anche a livello locale

Estate rovente per i grillini. Da Parma fino a Ragusa liti e minacce di espulsione

Il caldo tarda ad arrivare, ma per alcuni sindaci e consiglieri del Movimento 5 Stelle l'estate è rovente. Se dal punto di vista nazionale i grillini stanno attraversando un periodo di autoemarginazione (non partecipano ai lavori sulle riforme costituzionali in Senato), la situazione è turbolenta invece a livello locale.

Qualche esempio? A Parma il consigliere Mauro Nuzzo non ha votato a favore del bilancio comunale e il capogruppo Marco Bosi ha chiesto ai parmensi un'opinione su una sua possibile espulsione. E il risultato è stato a favore dell'allontanamento (su 40 votanti 36 hanno detto sì). A settembre Bosi deciderà cosa fare di Nuzzo, intanto però sulla querelle è intervenuto Beppe Grillo spiegando che "le votazioni possono essere effettuate solo con il sistema operativo attraverso il blog e che ogni altra forma non ha validità". C'è il rischio dunque che anche Bosi non la passi liscia.

C'è poi il caos a Ragusa dove il sindaco Federico Piccitto è stato declassato dal meet-up locale da a ttivsta a semplice "simpatizzante". Motivo? Scarsa presenza alle riunioni.

Nella provincia di Trento si è invece consumata una rottura e il gruppo provinciale del M5S ha perso uno dei due tasselli: Manuela Bottamedi è passata al gruppo misto.

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