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Esultano i forcaioli 5s "I corrotti in carcere È una cosa normale"

Esultano i forcaioli 5s "I corrotti in carcere  È una cosa normale"

Milano «Formigoni è solo il primo», «Formigoni go in galera», «Formigoni in carcere grazie al Movimento 5 Stelle!». È tutto un tripudio di punti esclamativi, mancano solo i clacson e lo spumante, ma per il resto è un'autentica festa. I grillini esultano, vivono come un successo l'esito della vicenda giudiziaria di Roberto Formigoni. E non solo i soli.

C'è un'Italia che gode nel vedere l'ex governatore, 72 anni a marzo, nel carcere milanese di Bollate. «Formigoni è un supercorrotto. Pena di 5 anni, oggi in carcere» titolava ieri Il Fatto quotidiano, diretto da quel Marco Travaglio che da sempre interpreta gli umori dell'Italia che si emoziona per le sentenze. E c'è un filo rosso fra il giustizialismo di 25 anni fa e quello di oggi, fra le monetine contro Craxi e i post facebook su Formigoni oggi. Un po' per convinzione un po' per disperazione i 5 Stelle ci si buttano a capo fitto. Le vittorie da sbandierare si contano sulle dita di una mano e allora cosa può esserci di meglio che esporre lo scalpo dell'ex governatore? Diversivo perfetto, così Stefano Buffagni, solitamente misurato, sottosegretario vicino a Luigi Di Maio, si fa prendere la mano: «Formigoni è solo il primo di tanti che verranno colpiti dalla legge SpazzaCorrotti voluta con forza dal M5s» scrive. Un altro uomo del ministro, il vicecapo segreteria Massimo Bugani, capogruppo a Bologna, fa risuonare la parola «terrore». «Questa notizia - avverte - ha un valore incredibile per il terrore che crea immediatamente in tutti quelli che in questi anni si sono comportati come Formigoni». Il terrore.

La sinistra è più sobria. Un «nemico» politico storico di Formigoni, il verde (poi Pd) Carlo Monguzzi, a lungo consigliere regionale, ammette: «Non provo alcuna gioia ma neanche solidarietà umana, chi ruba sa a cosa andrà incontro». Paiono gioire invece altri più recenti eletti. Eugenio Casalino enfatizza: «Formigoni in carcere grazie al M5s!». E un attuale consigliere, Luigi Piccirillo, capace di spunti discretamente folkloristici, pubblica una «vignetta» col governatore che si tuffa in cella. Un consigliere dem brianzolo augura «buon soggiorno» a chi ha visto vivere fra ozii e «lussi». La lezione di stile arriva da un radicale (quindi garantista) come Marco Cappato: «Sono stato nemico politico di Formigoni quando era molto potente e riverito dall'informazione e dalla politica - dice - oggi io non gioisco per il suo arresto, primo perché non si gioisce mai per il carcere altrui, secondo perché troppi tra coloro che gli sputano sopra adesso sono stati suoi soci o clienti in passato».

E alla fine il Movimento 5 Stelle, sul blog ufficiale, in qualche modo rimette la barra al centro: «Non c'è nulla da esultare per il suo ingresso nelle patrie galere, è semplicemente ciò che avviene in un Paese normale - si legge - Ma forse nessuno era abituato a tutto ciò».

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