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Europa invasa nel 2015 migranti aumentati del 149 per cento

I numeri parlano chiaro: l'Europa è invasa dai migranti con un aumento del 149% dall'inizio dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2014.

I dati li snocciola Frontex, l'agenzia Ue per il controllo dell frontiere. Da gennaio sono 153mila i profughi e clandestini che sono entrati nello spazio comunitario. In Italia abbiamo superato i 60mila con gli ultimi sbarchi di ieri. L'impennata più clamorosa si registra sulla rotta balcanica via confine greco-macedone, Serbia ed Ungheria. Nel periodo da gennaio a maggio si registra un aumento dell'880% rispetto al 2014. In termini numerici stiamo parlando di oltre 50mila persone. Da Frontex non hanno dubbi: «Considerando le tendenze stagionali, ci si aspetta che la pressione migratoria continui ad aumentare durante l'estate su tutte le rotte». Ondate umane che andranno a sommarsi ai 441.780 clandestini registrati in Europa nel 2014.

Un altro aspetto allarmante è che nei primi tre mesi del 2015 le domande di asilo di chi avrebbe diritto a venir accolto in fuga dalle guerre sono esplose con un aumento dell'86% rispetto all'anno precedente. Stiamo parlando di 185mila persone, secondo i dati forniti dal centro statistico dell'Unione europea. Più della metà hanno presentato domanda di asilo in Germania ed Ungheria.

Però, uno su quattro degli aspiranti rifugiati (26%), viene dal Kosovo, dove la guerra è finita nel 1999. I siriani che scappano veramente da un conflitto sono appena il 16% e gli afghani il 7%. In termini numerici stiamo parlando di 48.900 asilanti giunti dal Kosovo, 29.100 dalla Siria e 12.900 dall'Afghanistan.

Nel primo trimestre 2015 l'Italia è al terzo posto per numero di domande di asilo dopo Germania e Svezia. Un calo del 28% rispetto al 2014, ma non si capisce che diritto abbiano e da quale guerra stiano scappando i 15.245 aspiranti rifugiati provenienti dal Gambia, che sono il gruppo più consistente. Al secondo posto ci sono oltre 2mila senegalesi, che fuggono dalla povertà, non da conflitti armati. Ed in quanto richiedenti asilo sono tutti teoricamente mantenuti a spese nostre fino a quando la domanda non viene respinta. Non solo: alla fine di marzo, erano 47.500 gli aspiranti rifugiati in Italia. Il tempo di esame della pratica arriva fino a un anno.

Un ulteriore problema che si amplia se teniamo conto delle 530mila domande di asilo pendenti su tutto il territorio dell'Unione europea.

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