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L'Europa toglie 380 milioni alla Sicilia per "falle nella gestione"

Respinto il ricorso dell'Italia contro il taglio dei fondi destinati alla Regione

L'Europa toglie 380 milioni alla Sicilia per "falle nella gestione"

"Troppe falle nella gestione e nei controlli". Con questa motivazione l'Unione Europea ha respinto un ricorso presentato dall'Italia e confermato il taglio di 380 milioni di euro in fondi comunitari destinati alla Sicilia.

Il Programma Operativo per la Regione Sicilia (Por Sicilia), approvato nel 2000 da Bruxelles, prevede all'interno del sostegno agli interventi strutturali nelle regioni interessate dall'obiettivo 1 una partecipazione dei fondi strutturali di 1,209 miliardi 846,5 milioni.

Già nel 2005 l'Europa aveva evidenziato gravi carenze nei controlli e irregolarità in diverse operazioni, alcune delle quali furono accertate dall'Organismo anti-frode (Olaf). Tra i punti contestati all'Italia progetti presentati dopo la scadenza del termine, spese di personale che non erano correlate al tempo poi passato a occuparsi dei progetti, ma anche consulenze esterne date a persone prive delle giuste competenze, giustificativi di spesa insufficienti, spese non attinenti ai progetti, esecuzione delle attività non conforme alla descrizione dei progetti, violazione delle procedure di appalto e di selezione di docenti, esperti e fornitori.

Dopo la decisione di Bruxelles di tagliare i fondi, l'Italia aveva fatto ricorso per chiedere l'annullamento.

Oggi l'Europa ha ribadito la sentenza: l'Italia - sostiene - non ha dimostrato come la decisione della Commissione fosse sbagliata.

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