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Europarlamento, duello tra 4 italiani

L'azzurro Tajani contro il dem Pittella: in palio la guida dell'emiciclo

Europarlamento, duello tra 4 italiani

Roma - Una poltrona per quattro. La corsa per la candidatura alla presidenza del Parlamento europeo parla italiano. I quattro moschettieri sono Antonio Tajani, Gianni Pittella, Piernicola Pedicini ed Eleonora Forenza. Tajani, il grande favorito, è in lizza per il Partito Popolare, Pittella è il candidato dei Socialisti europei, Pedicini è stato scelto dall'alleanza Grillo-Farage, la Forenza corre per la Sinistra radicale. È la prima volta che quattro candidati sono italiani, anche se in pole position ci sono Tajani e Pittella, candidati dai due partiti più importanti e numerosi. C'è però un altro dettaglio in questa competizione, che avrà il suo culmine con il voto del 17 gennaio. È stata infatti interrotta la consuetudine di un accordo tra i due partitoni socialista e popolare. Pse e Ppe si sono sempre accordati sulla base dell'alternanza: una volta popolare, una volta socialista. Dato che il presidente uscente è il socialista Martin Schulz, ora toccherebbe a un popolare. Ma stavolta i socialisti con la candidatura di Pittella hanno fatto saltare il banco. Almeno per il momento.

I rumours parlano infatti di un possibile ritiro di Pittella, in cambio della presidenza del Consiglio europeo, ora nelle mani del popolare Donald Tusk, a un socialdemocratico. E a quel punto per Tajani la strada sarebbe spianata.

Antonio Tajani, romano, classe 1953, è stato tra i fondatori di Forza Italia. E nonostante il braccio di ferro tra Ppe e Pse resta il candidato che ha più chances. Attualmente ricopre la carica di vicepresidente vicario del Parlamento Ue. Per lui una carriera politica tutta nel segno dell'Europa. Europarlamentare dal 1994 e Commissario europeo per l'Industria e per i Trasporti nelle due commissioni guidate da Josè Manuel Barroso.

Gianni Pittella, 58 anni, lucano di Lauria in provincia di Potenza, è eurodeputato dal 1999, quando si è dimesso da deputato per candidarsi alle elezioni europee. Da allora il figlio dell'ex senatore socialista Domenico e fratello dell'attuale presidente della Regione Basilicata Marcello, frequenta ininterrottamente le aule di Bruxelles e Strasburgo. Nel 2014 è stato eletto con il Pd, in deroga alle regole, per il quarto mandato consecutivo, raccogliendo circa 230mila preferenze nella circoscrizione Sud. È stato uno dei volti della campagna elettorale del Sì al referendum nel Mezzogiorno, anche se i No hanno trionfato persino nella sua Basilicata.

Ad accomunare Pittella e Pedicini c'è solo la provenienza geografica. Anche l'europarlamentare grillino, di 47 anni, viene infatti dalla Basilicata. Rappresenta l'ala più movimentista dei pentastellati, ha fondato uno dei primi meetup nella sua Regione. Eleonora Forenza, nata nel 1976, è la più giovane, è di Bari e milita in Rifondazione comunista. È una studiosa del pensiero di Antonio Gramsci e accanita femminista.

Nel 2014 ha paragonato le politiche israeliane nei confronti dei palestinesi all'apartheid.

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