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Faccia a faccia Tosi-Salvini. Il sindaco di Verona: "Frattura profondissima"

I due si sono visti a pranzo in un ristorante di Milano. Stasera la Liga veneta decide cosa fare

Faccia a faccia Tosi-Salvini. Il sindaco di Verona: "Frattura profondissima"

Nervi sempre tesi nella Lega. Anche se al termine dell'incontro con Tosi il segretario Matteo Salvini getta acqua sul fuoco: "Sono soddisfatto, anche perché ho in mano gli ultimi sondaggi che dicono che Luca Zaia vince qualunque sia la coalizione che lo sostiene". E sul sindaco di Verona osserva: "Continuo a essere convinto che Tosi possa essere una risorsa per il futuro della Lega, se rimarrà in Lega". Il problema è tutto in quel "se". L'incontro tra i due si è svolto, a Milano, in un ristorante del centro. E' durato circa un'ora. Una veloce pausa pranzo per chiarirsi (o rompere?). I due sono usciti separatamente. Il commissariamento deciso dal Consiglio federale, prosegue, "ha lasciato il segno nella Liga Veneta. Stasera ragiono con il Consiglio nazionale (che tradotto dal gergo leghista vuol dire regionale, ndr), vediamo quali idee emergono e poi mi risentirò con Salvini".

Intervenuto al programma di Rai Radio2, "Un Giorno da Pecora", Tosi lascia presagire che il momento è molto difficile: "Sono appena uscito dall’incontro di Salvini, è stato un incontro interlocutorio, sono incazzato ma lucido. Abbiamo ragionato e ci siamo confrontati per capire se ci può essere margine per ricucire una frattura profondissima".

"Se si presentassero le liste per le regionali ora - hanno chiesto i conduttori a Tosi - lei come si comporterebbe?". Tosi ha usato la diplomazia: "Per fortuna non si presentano ora. Vediamo se c’è margine per ricomporre oppure no, il problema nasce da quel provvedimento di lunedì dov’è stata commissariata la Liga Veneta. Noi lo riteniamo assolutamente immotivato, non sta né in cielo né in terra". Quindi andrebbe ritirato? "Questo lo aggiungete voi. Ma è chiaro che è una cosa inaudita e mai accaduta che la Liga Veneta venga commissariata ad hoc per elezioni". Tosi aggiunge anche che "può darsi che qualcuno, non so se Salvini o un altro, si sia reso conto che la forzatura di lunedì poteva avere degli strascichi". Un modo come un altro per far intendere che, forse, nel Carroccio c'è stato (o ci sarà) un ripensamento, sia pure in extremis. Ma per averne certezza bisogna aspettare ancora un po'.

L'intervista vira poi sull'aspetto culinario del faccia a faccia: "Io ho mangiato un filetto con carciofi e bevuto uno schioppettino, Salvini ha preso una frittura di pesce".

Chi ha pagato il pranzo? "Di solito paga chi invita, no?".

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