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La "famiglia allargata" di papà Salvini: "Devo sfamare sessanta milioni di italiani"

L'uscita del ministro contro Bruxelles scatena ironie. Sala: "Neanche come zio"

La "famiglia allargata" di papà Salvini: "Devo sfamare sessanta milioni di italiani"

Prima la Madonna con l'affidamento dell'Italia «al cuore immacolato di Maria», ora il padre (però minuscolo) con i suoi «60 milioni di figli da sfamare». È chiaro che Matteo Salvini tiene molto al concetto di famiglia, sacra o meno che sia. In fondo l'ha sempre difesa, contro i «genitori 1 e 2» e quelli che vorrebbero delle famiglie senza «una mamma e un papà». Certo, paragonarsi al «padre» che, di fronte alla dieta ferrea chiesta da Bruxelles, antepone il dovere paterno di «sfamare 60 milioni di italiani», rappresenta una metafora un po' azzardata. Quantomeno perché la qualifica genitoriale, se proprio la si volesse utilizzare, spetterebbe al capo dello Stato o al massimo al premier, non a un ministro per quanto influente. Si potrebbe pensare che il leader della Lega si sia fatto prendere la mano dalla popolarità e dai bagni di folla che sperimenta quando non è al Viminale ma in mezzo alla gente (cioè praticamente sempre) in qualche piazza d'Italia. È precisamente in quella di Foligno che Salvini si è scoperto padre di tutti: «Se le regole europee mi dicono di non dare da mangiare a mio figlio che ha fame io che faccio? Secondo me viene prima mio figlio e i miei figli sono 60 milioni di italiani».

Una uscita che si presta facilmente a ironie, che infatti non sono mancate. A partire dagli avversari politici che hanno preso la palla al balzo per sfottere la megalomania del ministro. «Salvini? Non lo voglio nemmeno come zio» ha risposto il sindaco di Milano Beppe Sala, mentre su Twtter si propagava l'inevitabile hashtag polemico #60milionimenouno. Qualche tweet in ordine sparso: «Ha iniziato col rosario, ha continuato con la Madonna, ha annunciato il cammino di Santiago, ieri ha cazziato un prete, se non si fosse capito aspira al Soglio Pontificio». Un altro più aggressivo: «Bene, allora Papino tira pure fuori la mia paghetta con tutti gli arretrati che tanto hai 49 milioni che ti avanzano». Poi c'è quello più umorista: «Non vorrei creare allarmismi ma a giudicare dalla quantità di cog... che incontro in giro Salvini un buon 10/20 milioni di figli potrebbe averceli veramente». Poi quello con citazione rock: «Il cazzaro dell'interno dice di avere 60 milioni di figli. A Matte', come diceva Rino Gaetano: Mio fratello è figlio unico». E l'altro con citazione cinefila: «In fondo, a Luke Skywalker non era andata poi così male» (il protagonista di Star wars che scopre che Darth Vader è suo padre). Poi ci si mette pure l'account di Babbo Natale: «Io mi prendo cura di 1 miliardo di bambini, mi chiamano babbo, non sono miei figli, ma li amo, ascolto le loro richieste e soprattutto non li prendo per il culo come fai tu».

Si sprecano poi i meme, come quello mutuato dalla scena di Un Sacco Bello di Verdone con Mario Brega e la fidanzata fricchettona del figlio: «Guarda che io a mi padre j'ho già sputato in faccia, attento, fascio, che nun ce metto niente!».

Comunque, fa notare più d'uno, anche con questa uscita Salvini ha monopolizzato di nuovo l'attenzione dei twittaroli, oscurando come al solito Di Maio. Che sia tutto studiato a tavolino dall'iperproduttivo staff della comunicazione salviniana, dalle foto con il tiramisù o il ragù alla nuova mistica del ministro-padre?

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