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Il "fascista" della Diaz ha votato Pd

Il poliziotto difende le forze dell'ordine e la sinistra lo lincia. Lui replica: "Sono un dem". E chiede scusa al padre di Giuliani

Il "fascista" della Diaz ha votato Pd

Il giorno dopo piove fango. Le frasi dell'agente Tortosa lasciano il segno, tanto che lui stesso fa un passo indietro. Il commento su Carlo Giuliani «è la cosa di cui più mi rimprovero e della quale non riesco a darmi pace». Lo ha detto intervenendo a Sky TG24 Pomeriggio Fabio Tortosa, autore del post Facebook sulla Diaz che ha suscitato polemiche. Tortosa aveva scritto tra l'altro: «Carlo Giuliani fa schifo e fa schifo anche ai vermi sottoterra». Al padre di Giuliani l'agente dice: «Ho sbagliato e sono prontissimo a chiedere di nuovo scusa». A proposito delle parole del padre di Carlo Giuliani, che ha chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di chiedere scusa a Carlo Tortosa ha spiegato: «Non so se al signor Giuliani basteranno le scuse di un uomo dello stato che non ne è il capo, ma la colpa di quello che ho scritto è mia». «Ho perso un fratello di 15 anni - ha proseguito - e so cosa significa per una madre e un padre sopravvivere al proprio figlio. Ho sbagliato e sono prontissimo a chiedere di nuovo scusa».

Giuliano Giuliani, padre di Carlo, ucciso durante i disordini del G8 del 2001 a Genova, aveva chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una lettera aperta se non ritenga di dover «chiedere scusa a Carlo in nome dello Stato» per le «offese insopportabili» rivolte a suo figlio da un agente di polizia di Stato. «Come Lei certamente sa - scrive Giuliani nella lettera a Mattarella - un agente della Polizia di Stato oltre a rivendicare con orgoglio la sua partecipazione alla “macelleria messicana” della Diaz ( l'espressione fu usata durante la testimonianza dal vice questore Michelangelo Fournier) ha rivolto a mio figlio Carlo offese insopportabili». «Concorderà con me, Esimio Presidente - prosegue nella lettera Giuliani - che un agente in servizio è un rappresentante dello Stato. Da qui la domanda che mi permetto di rivolgerLe non ritiene che Lei dovrebbe chiedere scusa a Carlo in nome dello Stato?

L'agente Tortosa difende la polizia e dice: «Perchè noi siamo stati trattati come torturatori e colpevolizzati, mentre vedo che intitolano un'aula della Camera a Carlo Giuliani. È uscita fuori la pancia, di questo mi posso scusare, ma bisogna tenere conto di quello che abbiamo passato». Tortosa un fascista, uno di destra?: «No, no. Pensate che alle ultime elezioni ho votato Pd». Nella polemica entra anche il leader della Lega Salvini che su Facebook scrive: «Contro i violenti che vanno in piazza a volto coperto, con i bastoni e le spranghe... io sto con il poliziotto e il carabiniere! sempre». Il segretario del Prc Paolo Ferrero dice: «Le parole del poliziotto sono il segno che una parte delle forze dell'ordine è malata di fascismo e di presunzione di impunità nell'abuso della forza». Interviene anche Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, arrestato per droga nel 2009 e morto una settimana dopo: «Vorrei chiedere all'on. Ferranti, presidente della commissione giustizia, se sono questi i rappresentanti dei sindacati che sono stati sentiti in audizione mentre si discuteva il disegno di legge sulla tortura».

Poi la Ferranti: «No, il poliziotto non è stato audito ».

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