Elezioni Europee 2019

La favorita di Di Maio corre da indagata

La favorita di Di Maio corre da indagata

Ieri, la giornata del grillino è cominciata così, con un messaggio sulla piattaforma Rousseau: «Caro/a approvi i capilista proposti dal capo Politico Luigi Di Maio?». La parte di militanti e un gruppo di parlamentari che chiedeva una diversa modalità di voto non sono stati stato accontentati. E del resto, è scritto anche sulla schermata del sito: «Gli iscritti sono chiamati a ratificare i capilista proposti dal capo Politico».

Con l'ennesima ratifica, quindi, si va a comporre il quadro delle liste pentastellate per le prossime elezioni europee del 26 maggio. È prevista oggi la presentazione ufficiale dei 76 candidati. Tra uscenti, che saranno molti, trombati e personalità della «società civile». Il nome più chiacchierato è quello di Maria Angela Danzì, designata come capolista nella circoscrizione del Nord Ovest. Domenica, 24 ore dopo l'annuncio della candidatura con il M5s, è stata diffusa la notizia di un'indagine della Procura di Brindisi a carico di Danzì, in merito ad alcuni lavori nel porto della città quando ricopriva il ruolo di sub commissario del Comune pugliese. Accusata di «invasione di terreni pubblici», i vertici grillini hanno deciso di non prendere provvedimenti perché secondo loro si tratta di un'«indagine irrilevante». Una lunga carriera nell'amministrazione pubblica per la candidata voluta da Di Maio, spesso sotto giunte di sinistra. Come a Genova, dove è stata segretario generale e direttore generale del Comune dal 2007 al 2012, con sindaco la dem Marta Vincenzi. Oppure a Sesto San Giovanni, segretario comunale dal 2005 al 2007 con il sindaco diessino Giorgio Oldrini, fedelissimo di Filippo Penati.

Nello stesso collegio il secondo sarà Eugenio Casalino, ex consigliere regionale in Lombardia dal 2013 al 2018, non rieletto lo scorso anno e ora in corsa per Bruxelles. Per via dell'alternanza di genere scendono di posizione in lista le uscenti Eleonora Evi e Tiziana Beghin, prima e seconda per numero di clic. Stesso discorso per Viviana Dal Cin al Nord Est, prima al secondo turno su Rousseau e prima tra i non eletti alla Camera nel Friuli Venezia Giulia alle ultime elezioni politiche. Al Centro spiccano i nomi degli uscenti Fabio Massimo Castaldo, Dario Tamburrano e Laura Agea, più l'ex sindaco di Livorno Filippo Nogarin, la consigliera comunale uscente di Firenze Silvia Noferi e l'ex consigliera comunale di Pisa Elisabetta Zuccaro, che non si era ricandidata alle comunali dello scorso anno. Lo schema è ripetuto al Sud, dove i quattro uscenti Laura Ferrara, Piernicola Pedicini, Isabella Adinolfi e Rosa D'Amato sono seguiti da un'altra ripescata: Michela Rescigno non eletta alla Camera in Campania nel 2018. Nelle Isole ha scompaginato le carte la presenza di Dino Giarrusso, ex Iena e volto televisivo del M5s, anche lui bocciato alle ultime politiche.

In lista l'uscente Ignazio Corrao, l'ex collaboratrice del gruppo consiliare all'Ars Flavia Di Pietro e l'avvocato catanese Matilde Montaudo, che in un video su Facebook due settimane fa discettava: «Basta con la Troika e la Perestroika».

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