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Festa ristretta in famiglia L'incontro con Veronica

Il compleanno ad Arcore: 80 gli invitati. Ieri la telefonata di Renzi e il colloquio con l'ex moglie

Festa ristretta in famiglia L'incontro con Veronica

Un compleanno speciale, e non per via soltanto delle ottanta primavere. Il numero conta ma, come ricordava l'altro giorno l'amico Ennio Doris, per Silvio Berlusconi in tutta la vita l'unico ad aver avuto per lui importanza è uno solo: appunto, il «numero uno».

Sarà allora giusto partire da qui, da questo compleanno che non designa un anno «zero» di Silvio quanto piuttosto un «anno Uno». Speciale come la scelta di festeggiare stasera con la famiglia a Villa San Martino da «patriarca», una veste che fino all'altroieri il Cav sentiva ancora stretta, lui imperituro quarantenne. E «speciali» saranno di certo anche i regali, così come lo sono stati i primi ricevuti, già ieri, assieme ai tanti messaggi e alle tante telefonate (tra le quali quella del premier Matteo Renzi). Un «regalino» su tutti: prezioso, ricercato, probabile omaggio di Niccolò Ghedini, l'avvocato di mille battaglie giudiziarie, che ha fatto trionfale ingresso dal cancello di Arcore: una Lancia Astura del '37, la stessa vettura che aveva papà Luigi. Ghedini è un appassionato e un collezionista, la «chicca» avrà senz'altro fatto piacere al Silvio novello.

Ma è di sicuro un altro, il regalo che lascia ben sperare la famiglia, oltre che il festeggiato. Il fatto che ieri - secondo l'Agi - lontano da occhi indiscreti, e ovviamente dalle telecamere, i «due» si siano rivisti in un albergo milanese. Dopo due anni, quando s'erano incontrati al battesimo del primo figlio di Eleonora. Silvio e Veronica, una lunga infinita storia d'amore finita nel tritacarne per vicende politiche e non solo, oggetto ancora oggi di curiosità morbose, e anche di una pronuncia di tribunale sull'entità abbastanza spropositata dell'assegno di mantenimento alla signora Lario, mamma di tre dei «Berlusconi junior».

Le parti pare si siano riavvicinate, complice l'occasione degli ottant'anni, il dolore - anche fisico - degli ultimi tempi, una visione di vita forse assai diversa. Insomma, una specie di piccolo cadeau inatteso. Non s'è parlato certo d'argomenti venali, nel tete-à-tete di ieri, però è un fatto che alcuni cocci sembrano andar ricomponendosi così che la distanza tra i 100 milioni l'anno chiesti e i 50 offerti non appaia più incolmabile. Sarà l'aria di festa che si respira ad Arcore, ma la notizia lasciata trapelare con un certo ottimismo, è il «regalino» che Silvio terrà nel cuore.

A proposito di cuore: domani, la mattina dopo la cena che vedrà riunita stasera l'intera tribù Berlusconi più amici attorno a un lungo tavolo d'epoca - ottanta posti a sedere - il Cav - sempre secondo quanto raccolto dall'Agi - partirà per Houston, Texas. Il tempio delle patologie cardiache fin dall'epoca di Christian Barnard e dei primi trapianti. Solo un controllo di routine, specificano le fonti di Villa San Martino. Però un controllo anch'esso un po' «speciale», nel senso che i figli hanno preteso che il «patriarca» svolgesse un tagliando completo e accuratissimo, prima di poter concedere quello che pare comunque essere ancora un desiderio del festeggiato. Che venga chiamato «terzo predellino» o «nuova discesa in campo» poco importa. Di sicuro la creatura inventata da Berlusconi senza di lui non è la stessa cosa. E se si tratterà di andare in giro per comizi, incontrare gente, sottoporsi a stress come qualche mese fa, l'importante è che il fisico lo consenta.

D'altronde il decorso della convalescenza lascia intravvedere esiti persino inattesi, «non è mai stato così bene da mesi», dicono coloro (i pochi) che lo hanno incontrato negli ultimi tempi. In ogni caso il viaggio dovrebbe evitargli l'ulteriore stress di essere presente all'udienza preliminare del Ruby-ter, la telenovela infinita.

Anche la lontananza dai tribunali è un piccolo regalo, se permettete.

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