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Fi lavora alle liste e propone una tregua a Toti

I big del Ppe con Tajani. Gelmini: «Il governatore della Liguria remi assieme a noi»

Fi lavora alle liste e propone una tregua a Toti

Roma Forza Italia continua a lavorare alla mappa delle candidature per le Europee, in vista della presentazione delle liste prevista per il 16 aprile. La definizione è a buon punto con la conferma degli europarlamentari uscenti e il ritorno sulla scena di Silvio Berlusconi.

Per sostenere gli azzurri si mobilitano anche i leader del Partito Popolare Europeo. Ieri a Roma, infatti, sia il Presidente del Partito Popolare Europeo Joseph Daul sia il capogruppo del Ppe al Parlamento Europeo e candidato alla presidenza della Commissione Europea Manfred Weber sono venuti a illustrare la loro idea di Europa insieme al presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Sia Weber che Daul hano battuto sul tratto storico-identitario e sulle radici cristiane dell'Europa, alla presenza anche di Lorenzo Cesa - «gli altri Paesi si chiedono: possiamo contare su un'Italia europea ed europeista?», la domanda del segretario Udc - e di Maria Romana De Gasperi.

Dentro Forza Italia la parola d'ordine in questa fase è serrare le file e remare dalla stessa parte in vista delle Europee. Per questo Mariastella Gelmini lancia anche un segnale a Giovanni Toti, chiedendo una sorta di tregua. «Come nelle famiglie, anche in Forza Italia ci sono momenti difficili in cui tutti devono dare qualcosa più che pretendere: ora abbiamo il dovere di sostenere Berlusconi nella campagna elettorale» dice la capogruppo azzurra. «Dissento profondamente dalla sua linea politica perché l'Italia è cosa diversa dalla giunta regionale in cui l'amico Giovanni è oggettivamente condizionato dalla Lega, ma sono disponibile a confrontarmi in un congresso vero, nazionale, dopo le Europee. Toti dimostri di essere convintamente di Forza Italia, aprendo i comitati per Berlusconi e poi tutti ci confronteremo democraticamente, a viso aperto». Una proposta sposata con convinzione da Laura Ravetto: «Dobbiamo lavorare tutti insieme per Berlusconi che è in campo per noi, per il Paese, per gli italiani. Subito dopo, in un nostro grande congresso, ci confronteremo lealmente». Gianfranco Rotondi giudica quella della Gelmini «una proposta seria: Forza Italia faccia il suo congresso dopo le Europee e nel frattempo tutti pancia a terra per Berlusconi. Basta risse, please». E un plauso arriva anche da Alessandro Cattaneo: «Da giugno dovremo dar vita a un grande momento di riflessione e rilancio del partito. Serviranno e idee forti. Ma servirà soprattutto aver fatto bene alle Europee, sostenendo il nostro simbolo e il nostro leader».

Marco Marin, invece, sposta l'attenzione sul tema, molto delicato per la Lega, dell'autonomia. «La data per iniziare il percorso dell'autonomia era prima il 22 ottobre, poi Natale, quindi il 15 febbraio e ora, dicono, la speranza è di mettere il primo mattone prima delle Europee. Viene il sospetto che sia una data messa lì per ragioni elettorali perché i grillini all'autonomia non ci pensano proprio. M5s e Lega portino l'autonomia al voto delle aule parlamentari dove hanno una grandissima maggioranza, la stessa che ha approvato l'assistenzialismo del reddito di cittadinanza.

Sfido i gialloverdi a farlo per non tradire i milioni di veneti e lombardi che hanno votato il referendum sull'autonomia».

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