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"FI ora riparte dal talento per ricostruire Italia e Ue"

Gelmini, Salini, Rossello e Comazzi hanno incontrato cittadini e mondo produttivo per costruire il programma delle elezioni europee ed amministrative: "Serve una svolta: si riparte dal talento per costruire l’Italia e l’Europa di domani"

"FI ora riparte dal talento per ricostruire Italia e Ue"

"Davanti alle politiche dissennate di un governo ostaggio dei Cinque Stelle, che ripropone il vecchio metodo dei finanziamenti a pioggia e della spesa pubblica irresponsabile tipico della Prima repubblica, vogliamo ribadirlo con forza: siamo il Paese del genio e del lavoro di qualità, non quello del reddito di cittadinanza". Forza Italia riparte così dal territorio "per costruire l'Italia e l'Europa di domani".

Questa mattina la capogruppo alla Camera dei deputati Mariastella Gelmini, l’europarlamentare Massimiliano Salini, il deputato Cristina Rossello e il capogruppo presso il Consiglio regionale della Lombardia Gianluca Comazzi hanno incontrato rappresentanti del mondo economico e della società civile a Milano. "I valori che da sempre esprimiamo nella famiglia, nell’impresa e nella società ci hanno reso grandi nel mondo", hanno detto, "La politica governativa statalista e assistenzialista è invece destinata a distruggere questa spina dorsale dell’Italia. Oggi serve un partito aperto, pronto al dialogo con cittadini, mondo produttivo e corpi intermedi, connesso con l’Italia che lavora e che produce, che punti alla crescita tramite una vera politica di investimenti, scommettendo su infrastrutture e grandi opere. La Lombardia e Milano sono il modello da seguire: un centrodestra concreto, radicato in un’identità culturale chiara, dai valori cattolici e liberali; che valorizza il merito e i giovani, la capacità di rischiare dei nostri imprenditori, la collaborazione virtuosa tra pubblico e privato".

"I provvedimenti del governo sono sconfortanti", ha spiegato Mariastella Gelmini, "Questa manovra scassa i conti pubblici, fa scappare gli investitori e gioca d’azzardo con i risparmi degli italiani. In Parlamento ci sbattiamo per difendere il buon senso e la competitività del nostro Paese. Con l’isolamento non si va da nessuna parte, dobbiamo stare in Europa con la schiena dritta per poterla cambiare. Per questo abbiamo bisogno di voi, da Milano e dalla Lombardia deve arrivare un segnale forte di discontinuità. E Forza Italia deve andare incontro all’Italia dell’associazionismo e delle imprese, all’Altra Italia della ragionevolezza e del buon senso, all’Italia che lavora e non a quella del reddito di cittadinanza".

"Serve un rilancio vero del territorio, sottolinea Massimiliano Salini, moderatore dell’evento, "E quello di sabato è stato un momento di lavoro condiviso nella direzione giusta. Si tratta di una tappa importante in vista delle prossime scadenze elettorali europee ed amministrative, che conclude un primo giro di incontri che hanno già toccato le province di Brescia, Bergamo, Monza e Brianza, Varese, Cremona, Pavia, Lodi e Mantova. Abbiamo messo al centro il talento, che si esprime al meglio nel tessuto socio-economico milanese e lombardo, ricco di buone pratiche da esportare in tutta Europa. Il metodo che vogliamo seguire è chiaro: insieme a parlamentari, amministratori e rappresentanti del movimento azzurro vogliamo raccogliere le istanze di categorie economiche ed esponenti della società civile della provincia di Milano per individuare le priorità del territorio e delineare il programma di Forza Italia per le prossime elezioni".

"Il 4 marzo si è aperta una stagione politica nuova", afferma Cristina Rossello, "Il presidente Berlusconi ha chiamato a raccolta le forze della società civile. La risposta all’appello ha creato opportunità e integrazioni nuove. Il momento richiede uno sforzo speciale da parte di tutti coloro che possono mettere a disposizione del nostro paese competenza e professionalità. Anche una diversa e più ricca apertura internazionale. Sono passati pochi mesi dalle nuove esperienze governative. L’Italia cui pensiamo noi è quella che produce, che lavora, quella che ha competenza, capacità e talento. Non solo quindi non ci ritroviamo nelle proposte governative ma le troviamo nocive, specie in questo difficile e delicato momento per il nostro Paese. E’ contraria alla nostra filosofia l’idea del sussidio fine a se stesso, senza un’adeguata contestualizzazione per la formazione e per la crescita, e senza una strategia di sviluppo adeguata e lungimirante per l’Italia. È impellente il bisogno di meno burocrazia e più scioltezza nell’azione degli amministratori pubblici per le complesse soluzioni che devono adottare: le azioni introdotte sono di segno opposto e questa scelta rischia di paralizzare ancora di più la nazione. Nessuna politica per le infrastrutture, risorse sperperate, nessuna spending review. Riteniamo invece essenziale intervenire secondo il nostro programma ribadendo l’essenzialità dell’introduzione della flat tax, della famiglia, della sicurezza e difesa, del Sud, delle imprese e formazione, contestualizzando le scelte in una visione strategica più ampia e internazionale per proiettarci in Europa in modo diverso e più incisivo".

"Le politiche di questo governo rischiano di creare non pochi problemi ai tanti imprenditori, artigiani e onesti cittadini che ogni giorno si guadagnano da vivere lavorando duramente", dichiara Gianluca Comazzi, "Queste persone hanno bisogno di risposte concrete: agevolazioni per le imprese, tassazione ridotta, politiche che consentano ai giovani disoccupati o ai precari di trovare un’occupazione stabile. Per costruire un’alternativa credibile, Forza Italia deve ripartire dai territori, prendendo esempio da quel “modello lombardo” che da oltre un ventennio ha fatto della nostra regione un’eccellenza assoluta in ambito imprenditoriale, sanitario, formativo e tecnologico.

Il nostro partito può vantare un grande numero di amministratori capaci e attenti alle istanze della gente: in vista delle imminenti elezioni amministrative ed europee occorre lavorare pancia a terra per fornire ai cittadini quelle risposte che il governo nazionale non riesce a dare".

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