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«Finalmente la giustizia tutela i beni dei privati»

Il presidente di Confedilizia: «Non siamo contenti che paghi la collettività, serve prevenzione»

Roma Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, come mai le occupazioni abusive durano così tanto?

«Perché si scarica sui privati una responsabilità che dovrebbe essere del pubblico. Nel famoso caso di Roma, quella di trovare una sistemazione a gruppi di stranieri senza fissa dimora. Una emergenza sociale che le istituzioni non sono in grado di affrontare e che quindi scaricano sul proprietario dell'immobile occupato».

Che poi si rivolge alle stesse istituzioni per avere giustizia...

«Abbiamo tante testimonianze di proprietari di edifici occupati che provano a interloquire con le istituzioni ma non hanno risposte. Nemmeno quando si mettono a disposizione per trovare soluzioni alternative, cosa che non sarebbero tenuti a fare».

Solo un problema di norme non applicate, quindi?

«Il problema è a monte. Quando viene occupato un immobile, anche un appartamento, non basta andare alla polizia e denunciare, come succede per il furto di un oggetto. Inizia un iter giudiziario tortuoso».

Più semplice fare uno sfratto per morosità, si dice...

«Lo sfratto è un provvedimento speciale, certo non rapido. Ma per le occupazioni servono azioni ordinarie, quindi procedure ancora più lunghe».

Il Viminale farà ricorso e cerca di evitare una epidemia di sentenze come quelle di novembre. Migliorerà qualcosa?

«Al ministero dicono che il problema è superato perché ora cercano di prevenire le occupazioni. In realtà la circolare (il provvedimento del ministro Minniti che frappone tra la sentenza di sgombero e la sua esecuzione un passaggio dal prefetto che deve valutare eventuali problemi di ordine pubblico, ndr), complica le cose. È stato istituito un sistema a scapito del diritto dei proprietari».

Perché è importante la sentenza?

«L'affermazione di un principio di tutela della proprietà privata dato dall'obbligo di risarcimento del mancato guadagno che avrebbe potuto dare l'immobile occupato abusivamente. Altra cosa molto importante, la sentenza dice espressamente che il risarcimento, del caso specifico e di quelli futuri, dovrà anche tenere conto di eventuali danni provocati all'immobile. Danni che possono anche essere ingenti. Nel caso specifico l'occupazione è durata quattro anni, ma ci sono casi in cui è durata undici anni. Ci sono situazioni paradossali in cui i proprietari di immobili occupati rischiano procedimenti penali per danni agli occupanti causati dalla rovina di un edificio, perché non è stato possibile fare manutenzione a causa degli stessi».

Quante sono le occupazioni?

«Gli ultimi numeri ufficiali sono quelli del capo della Polizia. Solo a Roma 101 immobili, 11mila e 600 occupanti. Escludendo quelli degli edifici pubblici che, sempre a detta delle forze dell'ordine, non è possibile quantificare».

La sentenza apre la strada ad altri risarcimenti?

«Sì. Ma è bene chiarire che noi non siamo contenti che alla fine a farne le spese siano gli stessi contribuenti. La speranza è che si prevengano le occupazioni abusive e si reprimano sul nascere».

AnS

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