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La "finta" cugina di Renzi torna a casa. E le donne Pd la massacrano

Elisa Simoni, ex deputata dem che da tempo si qualifica come cugina di Matteo Renzi, dopo essere passata a Leu è tornata di nuovo nel Pd e varie esponenti femminili del partito la attaccano: "Torni per sparecchiare alle feste dell'Unità?"

La "finta" cugina di Renzi torna a casa. E le donne Pd la massacrano

Tra avversari politici, litigare è normale. Scontato tra colleghi dello stesso partito. Ancora più ovvio se si è donne. È quanto sta succedendo nel Pd, dove è in corso un massacro social da parte di varie esponenti dem nei confronti di Elisa Simoni. Dopo un breve passaggio a Leu, l'ex deputata dem annunciato il suo ritorno a casa, che qualcuno - anzi, qualcuna - considera un salto sul carro del vincitore, proprio ora che i democratici sembrano essere tornati a respirare grazie alla nuova leadership di Zingaretti.

Ma nella migliore tradizione della sinistra italiana, gli scontri - anche accesi - nel seno del partito non mancano. Lo racconta a Repubblica la stessa Simoni, oggetto di un massacro mediatico su Twitter architettato da alcune delle più note onorevoli del Pd, su tutte Anna Ascani e Alessia Morani. Strano, visto che la ex deputata dem è la cugina di Matteo Renzi. Almeno così si qualifica, nonostante le continue smentite del diretto interessato. Ma lei tira dritto: "Un attacco verso una donna di altre donne: che sbaglio! Se vogliono che riporti la tessera del Pd, la restituisco per carità...", commenta Elisa Simoni tra il serio e il faceto.

La sua colpa sarebbe di essere tornata a casa. "In fila ai gazebo per le primarie c'era molta gente, gente normale, di sinistra e molti mi hanno chiesto: ma che fa, si torna nel partito? ci si può fidare? In Valdarno, Zingaretti ha avuto il 73%" racconta lei che, nelle ultime ore, è oggetto di alcuni pesanti attacchi. Il più feroce quello di un'altra dem toscana, Caterina Biti, che l'ha accolta con un tweet al veleno: "Ben tornata Elisa! E poi alle Feste dell'Unità il lavoro da fare tra tavoli da sparecchiare e piatti da pulire è sempre tanto e le persone mai abbastanza! Sarà bello fare queste cose insieme". Un cinguettio intriso di ironia a cui la Simoni risponde: "Figuriamoci! Ho cominciato a fare feste dell'Unità da iscritta alle Fgci, ho fritto bomboloni da quando avevo 16 anni, coordinato i ristoranti del pesce... Senza questa militanza non si prendono 10 mila voti come li ho presi io. Se torno per candidarmi? No".

Poi un'ultima riflessione sul possibile ritorno nel Pd dei bersaniani usciti dal partito in disaccordo con Renzi per fondare Leu: "C'è un movimento in questo senso, per tornare. Comunque contro di me hanno fatto appello alle regole dello Statuto del partito. Ripeto, se devo riportare la tessera la riporto.

A me dispiace avere messo in difficoltà il mio segretario di sezione che ha abbracciato me l'altro giorno, come altri che hanno preso la tessera".

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