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La finta trasparenza di Zingaretti: ha nascosto al Pd di essere indagato

Ma lui ostenta tranquillità e lavora alla squadra per le Europee

La finta trasparenza di Zingaretti: ha nascosto al Pd di essere indagato

Roma Nicola Zingaretti svela i nomi dei capilista del Pd alle Europee ma nasconde l'indagine a suo carico. Parte con un mezzo passo falso l'avventura del presidente della Regione Lazio alla guida dei dem.

È L'Espresso a tirare fuori l'inchiesta delle procure di Roma e Messina per finanziamento illecito a carico del leader del Pd. Mentre il diretto interessato è rimasto in silenzio. O meglio, quando ha deciso di affrontare la sfida per la guida dei democratici non ha svelato l'esistenza dell'inchiesta. Forse non ne sapeva nulla. Ma negli ambienti del Pd il sospetto che l'inchiesta fosse nota al governatore è forte. Ed ora è forte anche l'imbarazzo tra i sostenitori della svolta zingarettiana nel Pd.

L'inchiesta è portata avanti dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Stefano Fava e prende spunto dalle dichiarazioni di Calafiore Giuseppe Calafiore, arrestato per corruzione in atti giudiziari nel febbraio 2018. Zingaretti è stato citato in un interrogatorio dello scorso luglio, su alcune domande dei pm su Fabrizio Centofanti, ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone che, diventato imprenditore, era in affari con lo Amara e in buoni rapporti con Zingaretti. Inoltre, era sicuro di non essere arrestato grazie a erogazioni fatte per favorire l'attività politica di Zingaretti. Come risulta dai verbali, Calafiore ha confessato ai due pm che l'erogazione a favore di Zingaretti non fosse lecita.

In attesa dell'esito giudiziario, il segretario del Pd ostenta tranquillità. Però l'inchiesta dà fiato alle accuse dei grillini. Zingaretti incassa il colpo, soprattutto per i sospetti che crescono tra i fedelissimi, e prova spostare l'attenzione su Europee e riorganizzazione del partito. Ieri ha visto l'ex dem Roberto Speranza e ufficializzato due capilista del Pd: l'ex ministro Carlo Calenda sarà alla testa della lista comune Pd-Siamo Europei, nel Nordest. Mentre l'ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, sarà il capolista nel Nordovest per il voto continentale del 26 maggio. Al Centro, potrebbe essere proprio il segretario a guidare il Pd mentre al Sud si proverà a convincere il sindaco di Riace Mimmo Lucano. Prende forma, dunque, la squadra del nuovo Pd targato Zingaretti.

Oggi, invece, il presidente della Regione Lazio sarà a Bruxelles per un incontro con i segretari dei partiti della famiglia socialista e dei democratici europei e con i premier. L'agenda europea del neosegretario prevede anche colloqui bilaterali con Sanchez, Costa e Tsipras (premier rispettivamente di Spagna, Portogallo e Grecia). Sul fronte interno, il leader dei dem ha riunito i coordinatori regionali in vista delle scadenze elettorali.

Sullo sfondo, non c'è solo la tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo ma anche comunali e regionali in Piemonte: il suo primo vero banco di prova.

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