Politica

Il finto rimpasto rosso fatto con gli ex azzurri

Il caso delle sottosegretarie Bianchi e Vicari: erano fedelissime di Berlusconi

Il finto rimpasto rosso fatto con gli ex azzurri

Roma - Soccorso azzurro? Macché, rispondono da Palazzo Chigi, che dite, adesso al governo c'è persino un comunista, Gennaro Migliore, ex di Rifondazione. E la minoranza del Pd guadagna due posizioni: Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo economico, e Enzo Amendola, sottosegretario agli Esteri. Ma la spruzzata di sinistra finisce qui, anzi a ben vedere non è nemmeno tanto di sinistra, visto il filo-renzismo di Migliore e sentite le parole del bersaniano Miguel Gotor, che non si «riconosce» nelle ultime nomine. «Dal manuale Cencelli siano passati al Renzelli».Cinque poltrone a Ap-Ncd: un ministro, un vice e tre sottosegretari. Un paio a Scelta civica, con Enrico Zanetti e Antimo Cesaro. Denis Verdini aveva già riscosso con le presidenze delle commissioni parlamentari. Angelino Alfano invece ha incassato adesso. Ha aspettato più di un anno, ha avuto pazienza, ha sorretto il premier nei momenti bui ed è stato accontentato. Addirittura il ministro dell'Interno è riuscito far rientrare un personaggio ingombrante e discusso come Antonio Gentile, il potente senatore accusato dal direttore del L'Ora di Calabria di pressioni sullo stampatore per non far uscire un articolo scomodo sul figlio.C'è voluto parecchio tempo, a partire dalla dimissioni dei due ex ministri Lanzetta e Lupi, perché il rimpasto andasse a buon fine. Nel frattempo i posti vuoti si sono moltiplicati, complici altre uscite dalla squadra per motivi vari: Pistelli trasferito all'Eni, Calenda in viaggio per Bruxelles, la Barracciu dimissionaria per motivi giudiziari. Ora che l'operazione è conclusa si possono fare i conti: aumenta, almeno dal punto di vista numerico, il peso dei centristi e, come sostengono da Sel, l'asse del governo si sposta destra.E in effetti proprio di destra sono, o erano, le due nuove sottosegretarie fotografate qui sotto, Simona Vicari baciata da Silvio Berlusconi e Dorina Bianchi alla quale, come a un pugile, il Cavaliere solleva il braccio in segno di vittoria. Erano azzurre, ora sono entrate in un governo a guida Pd. Dorina Bianchi, tra l'altro, è l'unica di Ap-Ncd ad essersi dichiarata «da cattolica», a favore della stepchild adoption. Si è pure fatta fotografare con Vladimir Luxuria. Toccherà a lei adesso, come sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, al suo profilo più moderato, gestire la trattativa sulle unioni civili al posto di Ivan Scalfarotto, che da marzo prenderà il posto al Commercio estero di Carlo Calenda, destinato a Bruxelles. Il partito di Alfano nega con sdegno. «Nessun dazio in cambio di una via libera alla legge Cirinnà», giura Aldo Di Biagio.

E allora? «Allora ora il governo è più forte», conclude Laura Bianconi, vicecapogruppo al Senato.

Commenti