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Foa si difende e contrattacca: "Con noi in Rai più equilibrio"

Foa si difende e contrattacca: "Con noi in Rai più  equilibrio"

Roma - Troppo tempo a Luigi Di Maio e Matteo Salvini in Rai? È inevitabile visto che entrambi sono sia vicepremier sia ministri sia leader dei loro partiti. Il presidente della Rai, Marcello Foa (nella foto), difende le scelte del servizio pubblico, che ha anche incassato un richiamo dell'Agcom per carenza di pluralismo. Ma Foa non si scompone e in audizione in Commissione di Vigilanza insieme con l'amministratore delegato Fabrizio Salini, respinge le polemiche delle opposizioni. Quella dell'attuale governo, ha detto Foa, «è una situazione senza precedenti nella storia dei governi politici repubblicani», perché il premier viene dalla società civile» e i due vice premier «rappresentano contemporaneamente i due ministeri chiave e la leadership dei due partiti costituenti la maggioranza». Dunque, ha spiegato Foa con una ardito ragionamento, è vero che la «struttura informativa è focalizzata sui leader, ma a scapito delle altre voci della maggioranza, certo non di quelle dell'opposizione». Foa ha sostenuto che alla data del 21 marzo scorso, lo spazio per maggioranza e governo è inferiore a quello che veniva registrato con i tre precedenti esecutivi, a guida Letta, Renzi e Gentiloni: «Maggioranza e governo Conte hanno occupato il 50% degli spazi. Con il governo Renzi si era al 59%, con quello Gentiloni al 59% e con il governo Letta con Pd-Fi si arrivò anche al 78%». Ma per l'azzurra Renata Polverini «quello andato in scena davanti alla Commissione di Vigilanza Rai, è un teatrino assurdo e zeppo di menzogne». Pur di nascondere la sovraesposizione mediatica di Salvini e Di Maio, ha proseguito la Polverini, Foa « cerca di difendersi sostenendo che la maggioranza sia stata penalizzata. Gli ricordiamo che Salvini e Di Maio sono la maggioranza». Forza Italia, conclude, chiede «trasparenza, verità ed equilibrio: tutto il contrario di quello che accade oggi nella tv di Stato».

Ancor più duro Michele Anzaldi del Pd e membro della Commissiona di Vigilanza Rai che parla di «ennesimo schiaffo al pluralismo e alla dignità del servizio pubblico» e di «sceneggiata del presidente Rai Marcello Foa in difesa del governo».

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