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Fondi Europei per l’Italia: 1,5 miliardi di euro non spesi rischiano di tornare all’Ue

Entro il 31 dicembre scatterà l’N+3 che prevede il rientro dei fondi di cui non è stata certificata la spesa

Fondi Europei per l’Italia: 1,5 miliardi di euro non spesi rischiano di tornare all’Ue

In tempi di difficoltà economiche e finanziarie, con l’Ue che analizza fino all’ultimo centesimo i conti della manovra del nostro Paese, pensare di perdere parte dei Fondi comunitari destinati all’Italia sembrerebbe impossibile, invece il rischio è più che concreto. Negli scorsi giorni, la DG Politiche regionali della Commissione Europea ha fatto il punto della situazione sui PON e POR del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) italiano e i dati non sono per nulla incoraggianti. Il Ministro per il Sud Lezzi, negli scorsi giorni, ha parlato di poco meno di 350 milioni di euro che rischiano di dovere tornare indietro ma entro il 31 dicembre, secondo la Commissione Europea, dovrebbero essere rendicontati oltre 1,5 miliardi di euro di fondi che, altrimenti, verranno persi dall’Italia e ritorneranno all’Unione Europea, con un bel danno alle attività di programmazione per le regioni.

Ma sono proprie le regioni i principali colpevoli di questa lentezza nella rendicontazione; tra queste, la Sicilia rischia di perdere circa 534 milioni di euro sui 4,5 miliardi destinati e, a sorpresa, anche la Provincia di Trento rischia di veder tornare indietro parte dei propri fondi, ma si tratta di solo 10 milioni di euro a fronte di un finanziamento complessivo di 100 milioni.

Una bella differenza.

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