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Fondi della Lega, Salvini: "Vedrò Mattarella". Ma il Colle: "All'oscuro di tutto"

Salvini al lavoro per incontrare Mattarelle e parlare dell'inchiesta sui fondi della Lega. Ma il Colle: "Siamo all'oscuro di tutto". E Bonafede attacca: "Rispettare le sentenze"

Fondi della Lega, Salvini: "Vedrò Mattarella". Ma il Colle: "All'oscuro di tutto"

Sono fonti vicine alla Lega a far trapelare che sono già in corso contatti tra il partito e il Quirinale e che al rientro dalla missione dalla Lituania di Sergio Mattarella ci sarà la possibilità di individuare una data per un incontro con Matteo Salvini. Quest'ultimo vorrebbe affrontare col capo dello Stato la decisione della Cassazione di dare il permesso ai pm di Genova di sequestrare i fondi della Lega, andando a cercarli "ovunque siano", fino a raggiungere 49 milioi di euro. Dal Quirinale, però, fanno sapere che, oltre a essere "impegnato in una visita all'estero", il presidente della Repibblica "è all'oscuro di ogni contatto".

È a Villa Taverna, poco prima del ricevimento del 4 luglio, che Salvini ribadisce il desiderio di incontrare Mattarella per parlare, faccia a faccia, della decisione della Cassazione sul sequestro dei fondi della Lega. Una sentenza che non fatica a bollare come un mezzo per "mettere fuori legge quello che viene indicato come il primo partito d'Italia". Una sentenza "politica", insomma. Ed è per questo che la vuole portare all'attenzione del capo dello Stato. "Ora è all'estero - spiega Salvini ai giornalisti - è impegnato in altro". Ma, aggiunge, "so che già in passato è stato sensibile al fatto che ci sia diritto di parola, libertà di espressione e di azione politica per tutti". Dal Palazzo del Quirinale, però, arriva nel giro di poco tempo una sonora smentita. "Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - si limitano a comunicare dal Colle - è impegnato in una visita all'estero ed è all'oscuro di ogni contatto". Niente di più. Abbastanza, però, per aumentare le tensioni che si erano già venute a creare all'interno della maggioranza per lo strappo del Guardasigilli (grillino) Alfonso Bonafede che, due giorni dopo il deposito delle motivazioni da parte della Suprema Corte sulla causa che ha coinvolto Umberto Bossi e il tesoriere del Carroccio Belsito, ha scandito che, per quanto ognuno possa difendere fino all'ultimo grado di giudizio, "le sentenze vanno rispettate" enon vanno "evocati scenari che sembrano appartenere più alla Seconda Repubblica".

Quello cheSalvini non riesce proprio a mandare giù è che alla Lega vengano contestati addebiti risalenti a due lustri fa. "Se qualcuno in passato ha speso in maniera errata 300mila euro, perché di questo si sta parlando, e verrà condannato in via definitiva - dice il responsabile del Viminale - di quella cifra, anche se non c'entro nulla, sono personalmente disposto a farmi carico". Ma, ci tiene a metterlo in chiaro da subito, "se questo significa attaccare politicamente un partito che sta conquistando la fiducia della gente, ne parlerò con Mattarella" e "sarà lui a decidere se c'è in ballo la democrazia o è tutto normale". Adesso non resta che vedere se il capo dello Stato vorrà prendere in analisi il caso. Intercettato dall'agenzia Agi, mentre lasciava Villa Taverna, Salvini ha confermato: "Con il Quirinale ha parlato Giorgetti.

Sono sicuro che l'incontro con Mattarella ci sarà".

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