Politica

Forza Italia contro il governo: "Parlamento fermo da mesi"

Gli azzurri: vogliono accentrare il potere sull'esecutivo Il 27 e 28 ottobre gli Stati generali del partito a Ischia

Forza Italia contro il governo: "Parlamento fermo da mesi"

Silvio Berlusconi alla convention di Fiuggi ha chiamato il partito ad una mobilitazione straordinaria, contro la deriva illiberale del governo gialloverde e ha promesso che sarà in campo per le elezioni regionali e si candiderà alle europee di maggio. La sua prossima uscita è attesa ad Ischia, dove dal 27 al 28 ottobre si terranno gli Stati Generali di Forza Italia. Il rilancio del partito parte dal sud, come ha sempre sottolineato il vicepresidente Antonio Tajani, che stasera a Porta a porta spiegherà il ruolo di opposizione all'esecutivo Lega-M5s, pur disponibile ad appoggiare quanto Matteo Salvini realizzerà del programma del centrodestra, a cominciare dal decreto sicurezza.

Intanto, la parola d'ordine è attivismo in Parlamento. Un Parlamento che, per l'azzurro Mauro D'Attis, «è ridotto ad assemblea condominiale», con l'attività sostanzialmente ferma e le ore in aula limitate all'ordinario. «Sono 1.200 - commenta - le proposte di legge depositate da mesi che non arrivano neppure sul sito della Camera e a decine di interrogazioni non è stata data risposta. Che ne pensa chi, neanche troppo tempo fa, sosteneva che in Parlamento non si lavora abbastanza?». La stoccata è soprattutto per i Cinque stelle, che si sono spesso lamentati. Ora che molto dipende da loro, a quanto sembra, si fa meno di prima. Non è l'unico, D'Attis, a lamentarsi, il crollo di provvedimenti e sedute c'è. L'immobilismo, all'inizio, si attribuiva soprattutto alla totale inesperienza dei grillini. Ma c'è chi sospetta che ci sia dietro una strategia, per svuotare l'istituzione, dopo che Davide Casaleggio ha detto che il Parlamento «è inutile», il leghista Giancarlo Giorgetti che già «non conta più nulla», Beppe Grillo ha proposto di sorteggiare deputati e senatori e il Movimento lavora per ridurli drasticamente.

Fi, in controtendenza, moltiplica appelli e conferenze stampa, per annunciare nuovi disegni di legge e smuovere le acque. Dopo la sanguinosa rapina di Lanciano gli azzurri chiedono di velocizzare l'iter per l'approvazione della legge sulla legittima difesa, calendarizzando la proposta di legge che ha come prima firmataria Mariastella Gelmini, capogruppo a Montecitorio. Oggi a Palazzo Madama saranno invece la presidente dei senatori Anna Maria Bernini e la sua vice Gabriella Giammanco a presentare, con il capogruppo in commissione Giustizia Giacomo Caliendo, un provvedimento di legge a sostegno delle vittime dei reati informatici, in grande crescita secondo l'Istat, senza che ci sia adeguata protezione dallo Stato. Alla Camera, sempre stamattina, sarà presentata la pdl, prima firma dell'azzurro Matteo Perego, sui percorsi formativi in ambito militare per cittadini tra i 18 e i 22 anni. Il giudizio sul governo, ribadisce il portavoce dei parlamentari azzurri Giorgio Mulè, rimane «fortemente critico» e gli attacchi su come sta gestendo la vicenda di Genova come sulla manovra economica, si sprecano.

Quanto agli annunci di Giorgia Meloni sulla costruzione di una «casa comune dei conservatori e sovranisti», ispirata da Bannon e alleata ma autonoma dalla Lega, dentro Fi prevalgono silenzio e freddezza. Anche perché la leader sembra parlare di un contenitore alternativo a Fi, aggiungendo che «semmai in Europa possiamo pensare ad alleanze tra sovranisti e popolari».

Prospettiva che, da Arcore in giù, non piace proprio a nessuno.

Commenti