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Forza Italia lancia l'allarme: "È recessione". E torna alla carica su assunzioni e flat tax

Brunetta: "Complimenti a Conte per questo disastro economico annunciato"

Forza Italia lancia l'allarme: "È recessione". E torna alla carica su assunzioni e flat tax

Roma - Basta con la distrazione su migranti e giustizia, il vero problema è l'economia del Paese e la recessione. Forza Italia non ci sta più a concentrare l'attenzione sulla Sea Watch o sull'autorizzazione a procedere per Matteo Salvini per la Diciotti e, soprattutto dopo l'ammissione del premier Giuseppe Conte, pungolano i gialloverdi perché affrontino la crisi delle imprese e la disoccupazione, invece di perdersi in misure-bandiera come il reddito di cittadinanza.

«Litigare su 47 persone e sui processi ai ministri - dice il vicepresidente Antonio Tajani-, significa distogliere l'attenzione dalla realtà e dal cuore del problema, che è in Africa». Renato Brunetta, responsabile economico di Fi, preannuncia da tempo la recessione e ora cita il premier che, parlando di «una ulteriore contrazione del Pil nel quarto trimestre del 2018» conferma, di fatto, la prospettiva. «Complimenti per questo disastro economico annunciato, ci piacerebbe sapere cosa ha spinto Conte, una settimana fa, a dichiarare, a Bloomberg, che l'Italia crescerà quest'anno del +1,5%, un dato assurdo e completamente fuori dalla realtà. Colpa della sua totale assenza di conoscenza dell'economia?» .

Fi è convinta che l'esecutivo non sia in grado di promuovere crescita e sviluppo e il presidente dell'Europarlamento Tajani, in un'intervista ad Avvenire, ripete l'appello all'alleato: «La Lega non deve accettare l'egemonia del M5s. Ha abbandonato le piccole imprese, ha ingoiato il reddito di cittadinanza, si è piegata sulle grandi opere. Così Salvini rischia. Facciamo un nuovo governo e partiamo da due provvedimenti. Detassiamo le assunzioni dei giovani e degli over 40 e diamo forma a una flat tax vera al 23%. Per farlo ci sono i miliardi stanziati per un reddito di cittadinanza che non promuove il lavoro».

Contro il provvedimento caro ai grillini Fi è durissima. Francesco Giro annuncia, per i prossimi giorni, un esposto alla procura di Roma «contro il rischio di imbrogli nelle procedure, assai farraginose, per richiedere il reddito di cittadinanza».

Basta con «Diciotti, diciotti, diciotti», incalza Sestino Giacomoni, invitando a discutere dei problemi veri: «La fiducia di 4.390.911 imprese è ai minimi storici negli ultimi 2 anni. Dato che è andato solo peggiorando da quando si è insediato questo governo (lo dice l'Istat)». E la capogruppo alla Camera, Mariastella Gelmini, attacca: «Un esecutivo diviso su tutto, Tav, Diciotti, Afghanistan. Scontro aperto nel governo. E gli italiani? Abbandonati alla propaganda...

».

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