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Forza Italia in pressing per l'unità dei moderati

La coalizione compatta alle amministrative Il tifo di Fi e Fdi per la caduta dell'esecutivo

Forza Italia in pressing per l'unità dei moderati

Auguri di Pasqua per una svolta, quelli di Silvio Berlusconi agli italiani. «Viviamo - scrive su Twitter il leader di Forza Italia- in un periodo di grandi preoccupazioni. Ne siamo consapevoli e ci impegniamo a fare del nostro meglio per poterne presto uscire». Questo impegno, per il Cavaliere, deve preparare «un nuovo periodo di concordia e di serenità». Ed è facile immaginare che parli della fine del governo Lega-M5S, oltre che di un rasserenamento nella scena internazionale.

Che è insanguinata in questa Pasqua, per gli attentati nello Sri Lanka. «Davvero non riesco a credere - commenta Berlusconi su Facebook- che possano esistere uomini così cattivi. Uccidere altri uomini che neppure si conoscono, per giunta famiglie riunite in preghiera, in una chiesa, in un luogo di spiritualità e di amore». Quella dei kamikaze che si sono fatti esplodere in chiese ed hotel di Colombo, per l'ex premier è «un'azione così irragionevole, disumana e vile che va davvero oltre il comprensibile. Impegniamoci, lottiamo, lavoriamo e preghiamo affinché questi NON-uomini non esistano più».

Anche il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, condanna gli attacchi e lancia un appello dall'Adnkronos, invitando «tutte le diplomazie del mondo a mobilitarsi per chiudere una volta per tutte questo capitolo di odio». Il vicepresidente di Fi, che insiste spesso sulle radici cristiane dell'Europa, ricorda che il parlamento di Bruxelles ha già detto che quello in atto contro i cristiani è «un vero e proprio genocidio», ma il voto dell'assemblea non ha ottenuto gli effetti che doveva. «Ora basta», insiste Tajani.

Fi è l'unica, in questo momento, a difendere l'unità del centrodestra a livello nazionale. Matteo Salvini, malgrado gli scontri quotidiani con Luigi Di Maio e i suoi insiste nel dire di voler andare avanti con questo governo. E la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, spiega sul Secolo d'Italia che se alle elezioni europee il suo partito andrà bene potrebbe fare un governo solo con la Lega. A quel punto, l presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per lei «non avrebbe altra scelta che far votare».

Eppure, a livello locale la coalizione rimane unita. Il 26 maggio i tre partiti si presenteranno ognuno per suo conto alle europee, ma correranno uniti in Piemonte, a sostegno del candidato-governatore di Fi Alberto Cirio e così per le suppletive politiche del Trentino. Lì avranno lo stesso simbolo, che conterrà i rispettivi loghi storici e i nomi in primo piano di Berlusconi, Salvini e Meloni. Per i due collegi uninominali di Trento e valli del Noce e della Valsugana, rimasti vacanti dopo le dimissioni dei due esponenti leghisti, sosterranno due candidati sempre del Carroccio (sembra Martina Loss e Mauro Sutto).

Ma Fi e Fdi ora sono all'opposizione del governo Conte, di cui fa parte la Lega e tifano per la sua caduta. L'azzurro Maurizio Gasparri, sempre sulla linea garantista indicata dal Cav, dice che non serve il caso Siri per dire che il governo è pieno di incapaci, «un vero flagello per l'Italia». Poi, una stoccata anche ai «sindaci incapaci come la Raggi» e l'auspicio di «una riposta di centrodestra in parlamento o le urne».

Oggi i giochi si riaprono dopo le feste, con il Consiglio dei ministri sul decreto Crescita.

Ma per l'ex presidente del Senato Renato Schifani, a Palazzo Chigi, in realtà, «ci sarà la rappresentazione plastica di un governo allo sbando, schiavo di un matrimonio innaturale».

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