Forza Italia propone di istituire un ministero del "made in Italy"

C'è un disegno di legge volta a promuovere in via permanente il "made in Italy". E' stato presentato al Senato con la prima firma di Maria Virginia Tiraboschi (Forza Italia). L'idea di fondo è quella di riordinare e trasferire le competenze di alcuni dicasteri, istituendone uno specifico, con portafoglio, che si occupi in via permanente della promozione del made in Italy. "Pensare immediatamente ad una strategia per il 'made in Italy' che sia olistica - si legge nella relazione illustrativa del disegno di legge - e che, senza rivendicare appartenenze politiche, punti a rafforzare l'Italia quale settima potenza industriale a livello mondiale".

"Non si può pensare che non vi sia un forte coordinamento politico e che tutti gli attori, differentemente coinvolti, operino senza alcuna regia centralizzata, in un quadro istituzionale spesso instabile politicamente e molto frammentato". Il disegno di legge prevede una modifica al dlgs 300 del 1999, la norma di riferimento sul numero e le competenze dei ministeri (compresa la loro articolazione interna). Nell'obiettivo dei proponenti al ministero per il made in Italy verrebbero "attribuite le funzioni e i compiti già assegnati" a Mise, Mipaaf, Maeci e Beni culturali.

Ma nel concreto di cosa si occuperebbe il nuovo ministero? Iniziative di promozione delle opportunità di investimento in Italia e di accompagnamento e assistenza degli investitori esteri in Italia; il supporto alle più rilevanti manifestazioni fieristiche italiane a livello internazionale; la valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole ed agroalimentari. E, ancora, la "tutela all'estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti" e "la realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dellitalian sounding".