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Forza Italia: "Con questa manovra l'Italia in un vicolo cieco"

La manovra prende sempre più forma. Lega e M5s hanno trovato l'intesa per le principali misure. Ma Forza Italia critica la scelta dell'esecutivo

Forza Italia: "Con questa manovra l'Italia in un vicolo cieco"

La manovra prende sempre più forma. Il passo in avanti fatto dall'esecutivo che ha scelto di far entrare nella legge di Bilancio il taglio delle tasse, il reddito di cittadinanza e il superamento della Legge Fornero agita e non poco le acque della politica. Già da Bruxelles sono arrivati i primi messaggi con Moscovici, Commissario al Bilancio, che avvisa Roma: "Non rispetatte i patti". I mercati sono già sull'altalena e lo spread comincia a schizzare.

Le opposizioni sono scettiche sulle scelte portate avanti dalla maggioranza gialloverde e mettono in guardia il governo. Forza Italia con la cpaogruppo al Senato, Anna Maria Bernini, parla di "vicolo cieco": "Non ci preoccupa solo lo sforamento del 2,4 per cento del rapporto deficit/pil, il triplo rispetto agli impegni dell’Italia con Bruxelles, ci preoccupa di più che la manovra preveda solo spesa corrente e il blocco degli investimenti e nessuna prospettiva di crescita e di nuova occupazione", ha affermato la azzurra. Critiche forti anche da Renato Brunetta che vede nella manovra al 2,4 per cento una sorta di provocazione da parte del nostro esecutivo verso l'Europa: "Aver fissato il deficit al livello del 2,4% per i prossimi tre anni è una vera provocazione nei confronti dell’Unione Europea. In altri termini è la volontà del governo populista e sovranista Lega-M5s di farsi dire di no alla Legge di Bilancio, per fare campagna elettorale alle prossime elezioni europee contro l’Europa matrigna, contro l’euro, contro i mercati. Bannon non avrebbe saputo fare di meglio". Durissimo anche il commento del vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani: "È una manovra contro il popolo, che impoverisce il Nord senza aiutare il Sud. Frena la crescita e aggrava il debito, aumenta il costo di mutui e prestiti per famiglie e imprese. Ci rende meno sovrani, più dipendenti da mercati.

Così si abolisce il buon senso, non la povertà".

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