Politica

Forza Italia riparte dai giovani. Via alla stagione congressuale

Domani si riuniscono a Roma le assise degli azzurrini In agenda meritocrazia e imprese. Ci sarà Berlusconi

Forza Italia riparte dai giovani. Via alla stagione congressuale

Un congresso per rivitalizzare Forza Italia Giovani, dimostrare di voler resistere all'onda lunga salviniana e dare un primo segnale di rinnovamento. L'appuntamento è fissato per domani a Roma all'Hotel Parco dei Principi, un luogo che ha ospitato tanti eventi politici legati al centrodestra italiano. Qui i delegati provenienti da tutta Italia - la maggior parte dei quali sono «nativi forzisti», ovvero ragazzi che nella loro vita hanno avuto una sola casa politica - sceglieranno il successore di Annagrazia Calabria che dopo otto anni lascia l'incarico di numero uno dei giovani azzurri.

In pole position per diventare il nuovo leader del giovanile c'è Stefano Cavedagna già alla guida degli universitari emiliani e attivo nell'organizzazione di Campus Everest a Giovinazzo, la festa nazionale promossa con la fondazione Italia Protagonista di Maurizio Gasparri. Cavedagna ha da sempre un legame molto forte con Annamaria Bernini e con Galeazzo Bignami e può contare anche su un sostegno importante da parte dei delegati lombardi. Come suo vice il favorito è il coordinatore dei giovani azzurri delle Marche, Alessio Pagliacci (appoggiato dal coordinatore del Lazio, Luca Zaccaria) con Alberto Villa, sindaco di Pessano con Bornago probabilmente destinato alla guida dell'assemblea. C'era anche un altro candidato, Luigi De Rose, segretario regionale di Fi Giovani in Calabria, ma ha ritirato la sua candidatura non senza polemiche.

La convocazione del congresso rappresenta una evoluzione profonda per il movimento visto che le ultime assise vennero riunite 20 anni fa. Questa volta Silvio Berlusconi e Annagrazia Calabria hanno deciso di creare una competizione vera e aperta facendo sì che il giovanile possa eleggere il proprio coordinatore senza ingerenze o candidati calati dall'alto e indicati dai massimi dirigenti azzurri. Un segnale di apertura e rinnovamento e una evoluzione della stessa architettura del partito che si consoliderà poi nella stagione congressuale dei «grandi», con meccanismi che favoriranno una selezione dal basso della classe dirigente e il rilancio dell'azione sul territorio.

Al congresso è prevista la partecipazione dello stato maggiore di Forza Italia, con Antonio Tajani, Annamaria Bernini e Mariastella Gelmini. E anche Silvio Berlusconi ha assicurato la sua presenza. Sui contenuti i giovani azzurri proveranno a veicolare un messaggio in antitesi con quello basato sul l'assistenzialismo di Stato con cui il Movimento Cinquestelle ha fatto breccia tra le nuove generazioni. Quindi la richiesta sarà di favorire il merito, di creare le condizioni per tornare a far impresa in Italia, di mettere in campo una vera Flat tax, di creare lavoro vero e non un succedaneo umiliante come il reddito di cittadinanza.

Forza Italia inizia anche a strutturarsi in vista delle Europee. Ieri a Palazzo Grazioli Silvio Berlusconi e Antonio Tajani hanno incontrato il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa per discutere dell' «allargamento dell'area politica che in Italia si richiama ai valori liberali e cristiani del popolarismo europeo».

L'obiettivo è serrare le file, aprire le liste di Forza Italia a «movimenti politici, associazioni di categoria, realtà civiche da raccogliere in un grande soggetto per l'Europa popolare e liberale».

Commenti