Politica

Fuga di gas ed esplosione: tre vittime, due pompieri

L'incidente causato da una scintilla. La squadra stava tagliando il lucchetto con una motosega

Tiziana Paolocci

Un boato, poi il fuggi fuggi generale e l'ininterrotto rumore delle sirene. Ieri la tranquillità di una via Garibaldi bagnata dalla pioggia, che cadeva da ore a Catania, è stata rotta da un'esplosione, che ha coinvolto una squadra dei vigili del fuoco.

La deflagrazione è avvenuta intorno alle 19.30 all'altezza del civico 335, dove la strada incontra via del Plebiscito. Secondo una prima ricostruzione si sarebbe verificata una fuga di gas da una piccola officina, che ripara biciclette. I vicini si sono impauriti, sentendo quella puzza inconsueta e, per scongiurare il peggio, hanno telefonato alla centrale dei vigili del fuoco. Poco dopo una squadra dal comando provinciale si è precipitata in via Garibaldi, per compiere un'operazione che si credeva dovesse rientrare in quelle di ordinaria routine.

Invece si è scatenato l'inferno. La dinamica è ancora tutta da accertare e saranno i tecnici a spiegarla nelle prossime ore, ma sembrerebbe certo che uno dei quattro vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza della zona, abbia utilizzato una motosega per tagliare il catenaccio dell'officina.

Quando l'attrezzo ha toccato la catena, c'è stato il violento boato che ha investito i residenti e gli stessi pompieri, scaraventati sull'asfalto a diversi metri di distanza. «Una scena agghiacciante - ha raccontato un testimone - due di loro erano a terra, coperti di sangue. Abbiamo avuto paura per tutte le famiglie che abitano qui, ma poi quel sentimento è stato superato dalla pietà per quei pompieri devastati dalle fiamme».

Immediatamente gli abitanti della zona hanno dato l'allarme e hanno chiamato i soccorsi. Le ambulanze, giunte sul posto, insieme agli uomini della polizia e ai carabinieri, hanno trasportato i quattro pompieri d'urgenza nell'ospedale per essere rianimati ma per due di loro era troppo tardi e i medici non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Gli altri due, invece, sono in condizioni gravissime per ustioni estese su gran parte del corpo. Morto anche un civile, che è stato trovato totalmente carbonizzato, all'interno della piccola officina. Poco dopo sul posto sono stati portati anche i cani delle unità cinofile, chiamati a scoprire se tra le macerie ci fossero atri cadaveri.

Sull'incidente è stata aperta già aperta un'inchiesta da parte della Procura di Catania che dovrà fr piena luce sull'accaduto. Anche il sindaco Enzo Bianco ha raggiunto i suoi cittadini in via Garibaldi, per dare conforto alla popolazione ed esprimere cordoglio alle famiglie dei pompieri.

È toccato proprio a lui, in serata, fare il bilancio delle vittime.

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