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G7, arrestato un leader no global. E il M5S: "Venga subito liberato"

Dopo gli scontri al G7, in manette il leader del centro sociale Askatasuna. Renzi accusa il Comune di Torino: "Non ha preso le distanze dagli anarchici"

G7, arrestato un leader no global. E il M5S: "Venga subito liberato"

Dopo l'attacco degli antagonisti del movimento Reset G7 alle forze dell'ordine, che presidiavano la Reggia di Venaria, la polizia di Torino ha arrestato Andrea Bonadonna, leader del centro sociale Askatasuna. La Digos ha applicato quanto previsto dal decreto Minniti, che consente l'arresto in differita, ma dalla parta del no global si è schierata un consigliere del Movimento 5 Stelle in Regione Piemonte, Francesca Frediani, che su Twitter ha scritto: "Sembra impossibile. Andrea libero subito". Sulla stessa linea il movimento No Tav: "Andrea è generoso, Andrea è un No Tav, Andrea non china la testa di fronte a qualsiasi ingiustizia. E' un ragazzo che per la libertà lotta e non si risparmia mai. Andrea va liberato subito".

Il mondo antagonista è pronto a scendere in piazza per difendere i compagni violenti che sono stati arrestati ieri al termine del G7 sul Lavoro. "È la vendetta poliziesca dopo l'assalto alla zona rossa", tuonano i no global infuriati per gli arresti di Andrea Bonadonna, storico leader del centro sociale Askatasuna, e di un giovane di Pesaro. Il primo è stato fermato mentre stava rientrando a Bussoleno, dove vive e lavora, con l'accusa di aver colpito un poliziotto. Il giovane di Pesaro, invece, è stato fermato dalla digos al termine dell'assalto alla zona rossa (guarda il video). Ora gli attivisti sono pronti a iniziare un presidio permanente fino alla liberazione dei "compagni".

Contro i manifestanti si è schierato apertamente Matteo Renzi. "Ci sono agenti di polizia, carabinieri, uomini delle nostre forze dell'ordine che vengono feriti sul serio, non a parole - ha tuonato su Facebook - le botte le hanno prese davvero, loro: hanno prognosi fino a 40 giorni. E - ha continuato - ci sono squallidi amministratori comunali che non hanno avuto la forza, o la voglia, di spendere una parola per prendere le distanze da certe formazioni anarchiche o presunti tali, da centri sociali, da persone abituate a vivere di violenza quantomeno verbale". Al fianco dei violenti si è, infatti, schierato un esponente del Movimento 5 Stelle.

La Frediani ha infatti invocato su Twitter la libertà del leader del centro sociale Akatasuna.

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