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G7, ecco come si svolgono i summit

Partecipanti, funzioni degli sherpa e obiettivi del Vertice. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul G7

G7, ecco come si svolgono i summit

Il G7 è sempre un appuntamento cruciale per determinare e capire in che direzione andrà il mondo. È l’occasione per le grandi potenze economiche di delineare gli scenari futuri e risolvere eventuali controversie internazionali.

Non è un’organizzazione internazionale ma un forum di dialogo intergovernativo necessario a trovare in tempi brevi soluzioni alle principali questioni globali. Manca di una struttura amministrativa con un segretariato permanente e il mandato viene assunto a rotazione da ciascun Paese che ne fa parte con un ordine prestabilito: Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Italia e Canada. L’Unione Europea, invece, partecipa al G7 come membro non enumerato e perciò non presiede né ospita i Vertici.


L’Italia, dal primo gennaio, ha assunto per la sesta volta la presidenza del Vertice e pertanto ha il compito di delineare le priorità, organizzare gli incontri tecnici ed informali preparatori al Vertice dei Capi di Stato e di Governo e tutte le riunioni Ministeriali. Predispone le bozze dei documenti di supporto e i testi finali, tra cui il comunicato adottato dai leader, che riassume le principali questioni globali trattate ma che non ha un carattere vincolante.

Il Vertice annuale dei Capi di Stato e di Governo si svolge solitamente a metà anno ed è l’evento più visibile durante l’intero anno di Presidenza G7. L’evento si articola in due giornate di lavoro e si conclude con la presentazione e l’adozione del comunicato finale. A partire dal Vertice di Birmingham del 1998 si tengono analoghe riunioni dei vari ministri degli Esteri, delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali. Sinora, nel corso dei precedenti Vertici del G7, si sono incontrati anche i ministri di Ambiente, Energia, Sviluppo, Lavoro, Giustizia e Affari Interni, Ricerca Scientifica, Agricoltura. Il 2017 è stata una prima assoluta per i ministri della Cultura che si sono incontrati il 30 e il 31 marzo 2017.

Per i lavori preparatori è fondamentale il ruolo svolto dagli sherpa, i rappresentanti personali per il G7 del Capo di Stato o di governo per le varie aree tematiche che sono trattate durante il Vertice. Sovraintende, inoltre, il negoziato per la stesura del Comunicato finale. Lo Sherpa è affiancato da un rappresentante di alto rango del Ministero degli Affari Esteri (Direttore Politico), responsabile dei temi di politica estera e di sicurezza e da un altro rappresentante del Ministero degli Esteri (Sous-Sherpa esteri) responsabile di temi come l’ambiente, lo sviluppo e gli aspetti economico-sociali. Gli Sherpa, i Direttori Politici e i Sous-Sherpa esteri coordinano gli esperti che discutono di temi specifici quali la salute, la sicurezza alimentare, lo sviluppo, l’energia, la tutela dell'ambiente, la non proliferazione e il consolidamento della operazioni di pace dell’Onu.

I Paesi in Via di sviluppo e le Organizzazioni Internazionali sono stati coinvolti prima soltanto nei summit macroeconomici e, man mano, anche su altri temi cruciali quali lo sviluppo dell’Africa, i cambiamenti climatici e la risoluzione delle crisi internazionali.

Anche i rappresentanti dei cosiddetti “engagement groups” del G7 (Business7, Civil7, ThinkThank7, Labour7, Science7, Women7 e Youth7) della società civile vengono coinvolti durante il G7 tanto che organizzano dei veri e propri Vertici paralleli.

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