Politica

A Ponzano la recita natalizia è pericolosa

Al Galilei di Merlengo ragioni di sicurezza impediscono le celebrazioni religiose. Ma quali ancora non si sa

A Ponzano la recita natalizia è pericolosa

La recita natalizia? Vietata. Per motivi di sicurezza. Stavolta non c'entrano né il terrorismo né la pretesa laicista di rispettare le diverse sensibilità religiose annullando, di fatto, quella cattolica. Ma il risultato è identico: a pagar pegno sarà una volta ancora il Natale cristiano. Sfrattato a scopo precauzionale, quasi per ragioni di ordine pubblico. All'istituto comprensivo «Galilei» di Merlengo il Messia non troverà un giaciglio pronto ad accoglierlo al caldo, tra i canti dei fanciulli. Nel piccolo paese frazione di Ponzano, 12.500 anime alle porte di Treviso, la dirigente scolastica ha detto no: per pastorelli, re Magi e Sacra Famiglia non ci sarà posto neppure quest'anno, dopo che già nel 2014 la rappresentazione scenica della nascita di Cristo era saltata. «Questioni di sicurezza», la motivazione addotta - oggi come allora - dalla preside Sandra Messina.

Con le famiglie nel frattempo passate dai mugugni alla protesta pubblica, anche attraverso i quotidiani locali: «Non si capisce a cosa ci si voglia riferire, se alla sicurezza degli ambienti o ai timori indotti dagli attentati di Parigi. Ma la differenza è irrilevante: non capiamo il senso del divieto. In casi del genere si dovrebbe pensare ai bambini ed alla loro gioia». A Corbetta, nel milanese, davanti ad un caso simile verificatosi nei giorni scorsi alle materne «Collodi», la colpa è stata addossata per intero alla severità delle norme antincendio (come del resto era accaduto un anno fa alla scuola dell'infanzia «Agazzi» di Napoli) e, per non farsi mancare nulla, alla burocrazia ed al Tar dell'Emilia Romagna, che nel 1993 ha fissato con sentenza l'obbligo di tener fuori dall'orario didattico le celebrazioni di carattere religioso.Per le strade del borgo veneto, invece, dove pure arrivano e risuonano forti gli echi del caso Rozzano ancor fresco di cronaca e di polemica, qualcuno spiega come la decisione della dirigenza scolastica sarebbe legata più che altro al timore di non riuscire a gestire eventuali emergenze in una struttura considerata non idonea ad accogliere grandi folle, ma nella quale paradossalmente ogni giorno si tengono comunque lezioni e attività didattiche di vario tipo. Pure per questo la ferita resta aperta. E sanguina. Se ne rende conto anche il primo cittadino ponzanese, Monia Bianchin. Esponente del Pd in campo a difesa del Natale, renzianamente sul filo dell'equilibrio tra laicità e fede. «La recita natalizia fa sapere Bianchin oggi è più importante che mai non tanto per il suo significato religioso: è una questione di tradizione, soprattutto, e dei valori che essa veicola: solidarietà, senso della comunità e dello stare insieme ed in famiglia».

Per evitare che l'evento fosse cancellato, il sindaco s'era dato da fare, offrendo la disponibilità a ricercare soluzioni alternative ai locali scolastici ritenuti insicuri. Le mamme e i papà, però, stanchi di subire, hanno fatto prima. Ed hanno scelto autonomamente di trasferire la recita nella sala dell'oratorio della vicina Paderno.

Appuntamento al 22 dicembre, in concomitanza con l'ultimo giorno di scuola prima delle feste: nonostante tutto e tutti, lo spirito del Natale soffierà sui bimbi di Merlengo.

Commenti