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Garavaglia

Milano Invito a dedurre, l'equivalente dell'avviso di chiusura indagini per la magistratura contabile, per il sottosegretario leghista all'Economia Massimo Garavaglia. La Procura della Corte dei conti della Lombardia gli contesta un danno erariale che avrebbe procurato quando era assessore regionale all'Economia.

L'invito della Procura contabile, guidata da Salvatore Pilato, è arrivata ad altre tre persone. La vicenda, su cui era stata aperta anche un'inchiesta penale poi archiviata, riguarda la «vendita sottoprezzo» e la locazione di Palazzo Beretta, immobile storico del centrale corso Italia a Milano, ceduto da Ats (ex Asl). Il danno erariale avrebbe un valore tra i 2 e i 13 milioni di euro per la vendita e di oltre 6 milioni per la locazione. Secondo le indagini della Gdf, la cessione del bene, che risale al 2014, avrebbe avuto «profili di diseconomicità» e di «irragionevolezza economica». Il palazzo, sede di Ats, è stato venduto dalla stessa Ats a Cassa depositi e prestiti per 25 milioni e la Cassa lo ha poi rivenduto alla società «Beni Stabili» per 38 milioni. Ats ha però continuato a stare nell'immobile, pagando l'affitto per un importo di oltre 6 milioni: da qui l'ulteriore danno contestato. Una norma prevede che i beni pubblici possano essere venduti, solo se l'ente ha un luogo dove trasferirsi. Nell'operazione Garavaglia avrebbe avuto «un ruolo propulsivo» e di «regia».

CBas

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