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Genova, adesso Doria ​rischia la poltrona

La giunta Doria adesso è in bilico dopo la bocciatura della fusione tra Amiu e Iren

Genova, adesso Doria ​rischia la poltrona

"Si apre una fase drammatica per Amiu: è stata bocciata una proposta seria che avrebbe garantito un futuro all’azienda, consentendo la proroga del contratto di servizio e l’indispensabile dotazione di impianti, contenendo al minimo la tariffa a carico dei genovesi. Al contrario, la rinuncia a questa prospettiva non potrà che avere effetti pesanti sulla Tari per evitare il dissesto di Amiu. Il sindaco (Marco) Doria è impegnato in queste ore insieme alla giunta a valutare gli scenari che si sono aperti per la città, per i genovesi e per i lavoratori Amiu". Questa la nota diffusa a Palazzo Tursi dal sindaco di Genova dopo una lunga riunione di giunta a seguito della bocciatura in consiglio comunale della delibera di indirizzo per "definire i criteri operativi con cui aggregare la società partecipata per la raccolta dei rifiuti, Amiu, a Iren Ambiente Spa".

Il provvedimento, votato oggi in aula rossa a Palazzo Tursi, è stato respinto con con 19 voti contrari: M5s, Lega Nord, Effetto Genova, Udc, Pdl, Pederzolli, Nicolella (Lista Doria), Fds, De Benedictis, Mazzei (Gruppo Misto); i voti a favore sono stati 14: Pd, Pignone, Comparini, Gibelli, Doria (Lista Doria), Anzalone (Gruppo Misto); 6 astenuti: Lista Musso, Percorso Comune; Malatesta (Gruppo Misto), Padovani (Lista Doria). La bocciatura di oggi chiude la strada alle ipotesi di privatizzazione dell’azienda dei rifiuti, ritenuta dalla giunta indispensabile per salvare i conti della municipalizzata.

Il no alla delibera apre una crisi profonda nella giunta Doria e nella maggioranza che la sostiene, a pochi mesi dalla fine naturale del mandato.

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