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Gentiloni getta la spugna: "L'immigrazione non può essere cancellata"

Boom di sbarchi e richieste d'asilo: 2014 peggio del 2015. Gentiloni al Comitato Schengen: "L'Europa deve fare di più"

Gentiloni getta la spugna: "L'immigrazione non può essere cancellata"

"Non possiamo illuderci e tanto meno possiamo illudere i nostri cittadini, sulla possibilità che il fenomeno dell’immigrazione possa essere cancellato. Non può essere cancellato, è unfenomeno con il quale dobbiamo fare i conti". Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni getta la spugna. I dati del primo bimestre del 2015 fanno già capire che sarà peggio dello scorso anno quando sbarcarono sulle coste italiane oltre 180mila immigrati. Da gennaio a oggi ne sono arrivati già 9mila. Ora si teme che, con l'arrivo della primavera e di condizioni meteorologiche più favorevoli, vi possa essere una recrudescenza nelle partenze. Così, nel corso dell'audizione in commissione Schengen, il titolare della Farnesina ha messo in chiaro che l'Italia non ce la fa più "È un fenomeno - ha detto - che va gestito con cura e serietà. Nella serietà c’è anche non raccontare la possibilità che con un muro ogirardosi dall’altra parte si possa far finta che questa immigrazione non esista".

"L’Italia ha il dovere di chiedere di più all’Europa e l’Europa ha il dovere di impegnarsi di più sul fronte dell’emergenza del Mediterraneo che non può stare sulle spalle di un solo Paese". I numeri resi noti da Gentiloni nell’audizione a Palazzo San Macuto erano nell'aria. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano li aveva già fatti uscire. Il fatto è che, giorno dopo giorno, devono essere rinnovati. Solo ieri, di clandestini, ne sono arrivati un migliaio, una decina invece non ce l'hanno fatta quando il gommone su cui viaggiavano si è ribaltato. "Alla mezzanotte di mercoledì erano arrivati a 8.918 gli sbarchi di immigrati in Italia dall’inizio dell’anno", ha riferito Gentiloni sottolineando che "gli sbarchi sono aumentati rispetto ai 5.611 dello stesso periodo dello scorso anno". L’aumento dei flussi è dovuto alle crisi politiche dei Paesi mediorientali e del Corno d’Africa, oltre al permanere della crisi libica.

Dal primo novembre a oggi, l'operazione Triton per il contrasto all’immigrazione clandestina ha tratto in salvo oltre 23mila immigrati. Persone che, una volta recuperate al largo delle coste italiane, sono state smistate nei centri di prima accoglienza della Penisola. "L’Italia considera Triton un primo passo significativo perché è la prima operazione a dimensione europea", ha puntualizzato Gentiloni ringraziando l'Unione europea per aver aumentato i finanziamenti all’operazione. "Ma - ha avvertito - è solo una prima positiva accoglienza delle nostre richieste e siamo consapevoli che occorre fare molto di più". Nel 2014 l’Italia ha, infatti, ricevuto un numero di richieste di asilo politico superiore del 140% rispetto al 2013. "A gennaio - ha concluso - le richieste sono state circa 70 mila, con un aumento del 113% rispetto a gennaio del 2013 e del 59% rispetto allo stesso mese del 2014".

Davanti a questa situazione il governo e l'Unione europea non sanno come reagire.

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