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Gentiloni insiste: "Incoraggiare la migrazioni regolari"

Gentiloni non cambia linea sull'emergenza immigrazione. Poi risponde a Salvini: "Il medico non serve a me"

Gentiloni insiste: "Incoraggiare la migrazioni regolari"

Gentiloni non cambia linea sull'emergenza immigrazione. Il premier solo due giorni fa intervenendo al Festival di Limes a palazzo Ducale a Genova aveva detto: "Abbiamo bisogno di migranti nel Nostro paese, a condizione che il flusso sia sicuro, organizzato e non porti a morti nel Mediterraneo.Penso che l'unica ricetta sensata per un Paese con la nostra geografia, di fronte all'Africa, sia rendere il numero dei flussi governabile, riducendoli in modo drastico e facendo partire in parallelo un meccanismo di migrazioni legali, sicure e se possibile legate al mercato del lavoro nel paese in cui si va a migrare. Noi siamo leader di questa questione e ce lo riconosce tutto il mondo".

Parole che hanno subito suscitato polemiche con la risposta di Matteo Salvini: "Al premier serve un medico". E questa sera dallo studio di Che Tempo che fa, Gentiloni ha risposto a Salvini: "Se serve un medico non lo so, certo non per me".

Poi ha ribadito di fatto lo stesso concetto espresso a Genova: "Le minacce di flussi irregolari, incontrollati, noi, il mio governo e il ministro Minniti, le abbiamo messe sotto controllo - spiega Gentiloni -, le migrazioni regolari le dobbiamo incoraggiare" perché sono "sicure per chi arriva e utili per chi fa impresa".

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