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"Gioca e sfotti Salvini. Te lo levi dal ca...": l'ultima trovata di chef Rubio contro il ministro

Lo chef Rubio prendere (ancora una volta) di mira il ministro dell'Interno e si inventa lo "sfotti Salvini"

"Gioca e sfotti Salvini. Te lo levi dal ca...": l'ultima trovata di chef Rubio contro il ministro

Che tra chef Rubio e Matteo Salvini non corra buon sangue si sa. E si sa anche che il celebre chef non perde occasione di attaccare (e insultare) il ministro dell'Interno. Ogni occasione è buona. Salvini più di mandargli bacioni e abbraccioni non fa, non cade (e non cede) alle sue provocazioni. Così, anche questa volta, Rubio ha trovato il modo e il tempo di prendersela con il leader del Carroccio? Come stravolgendo un'iniziativa del leghista.

Facciamo un passo indietro per rendere tutto più chiaro. Matteo Salvini, qualche giorno fa, ha rilanciato un concorso (Vinci Salvini) a suon di "like" e tweet che permette di vincere premi come un caffè o una telefonata con il vicepremier. Chi vince? Chi mette più "like" o chi retwitta più velocemente i post del leghista. Questo è il gioco, ora arriva lo stravolgimento di chef Rubio.

Rubio, infatti, si è divertito nel prendere di mira Salvini e su Twitter si è sbizzarrito. Anche con i termini. "Gioca e sfotti Matteo Salvini - scrive su Twitter con tanto di gif -. Vai ai suoi incontri pubblici e perculalo. Lui invece di essere a lavoro è in giro a gettare fumo negli occhi? Tu bacialo in bocca! Lui dà addosso ai migranti? Tu ricordagli quanto è ignorante! Lui supporta i neofasci? Tu ricordagli le indagini".

Ma il caro chef non si ferma qui e si spinge oltre con lo "sfotti Salvini": "Prova a dargli un bacio gay oppure imbarazzalo in luoghi pubblici o comizi. Vinci che prima o poi te lo levi da'r cazzo. Ogni volta che viene in città avvicinalo fingendo di essere un coglione dei suoi e poi, cellulare alla mano, filma la tua impresa e postala sui social. Magari la smette. Ci conto".

Ecco queste le parole (e l'iniziativa) di chef Rubio che non solo offendeno il minsitro dell'Interno, ma offendeno anche i milioni di italiani definiti "coglioni". Un domanda: chi è che semina odio?

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