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La giovane deputata del Pd e l'sms al "grande capo Buzzi": bufera su Micaela Campana

Nell'ordinanza di Mafia Capitale si legge che Buzzi sollecitava una interrogazione e di una scambio di sms tra lui, la Campana e il suo staff

La giovane deputata del Pd e l'sms al "grande capo Buzzi": bufera su Micaela Campana

C 'è un campana stonata all'interno del Partito Democratico. Lei, la giovane Micaela Campana, giovane deputata dem nonché responsabile Welfare e Terzo settore nella segreteria del partito, è finita nell'inchiesta di Mafia Capitale a causa del suo sms inviato a Salvatore Buzzi, presidente della Cooperativa 29 giugno. Sms in cui rispondeva a Buzzi (che le sollecitava di fare una interrogazione parlamentare) con queste parole: "Bacio grande Capo". La Campana si è difesa dicendo che quello è un saluto che usa abitualmente con tutti.

Ma in realtà, leggendo bene l'ordinanza il quadro che emerge è più complesso: "La sera del 20.03.2014, Salvatore BUZZI riceveva notizia del fatto che l’interrogazione, proposta dai parlamentari del PD da lui definiti “amici miei”, a breve sarebbe stata presentata. Già alle ore 18.31, Umberto MARRONI (deputato PD, ndr) gli inviava un SMS recante il testo: “Ho parlato con Micaela meniamo” e, in riferimento alla stesura del testo, precisava “La sta preparando Micaela”. […] Infine, alle ore 21.03, riceveva l’attesa notizia proprio da Micaela CAMPANA, la quale inviava al BUZZI il seguente SMS: “Parlato con segretario ministro. Mi ha buttato giu due righe per evitare il fatto che mi bloccano l’interrogazione perché non c’e ancora procedimento. Domani mattina ti chiamo e ti dico. Bacio grande capo”. Alle ore 15.49 del 21.03.2014, Salvatore BUZZI riceveva un SMS dal BARBIERI (assistente dell’onorevole Campana, ndr), che lo informava di un “rigetto” dell’interrogazione per difetto di presupposti, avendo come esclusivo fondamento le notizie di stampa: “Buongiorno mica (Micaela, ndr) aveva depositato interrogazione, ma l’ufficio responsabile ce l’ha rigettata perché non era congrua essendo basata solo su articoli di giornali, ora l’ufficio ce la riscrive affinche non venga rigettata ma ci vorrà qualche giorno. Simone”. La Campana però si difende: "L’sms in questione, se letto nella sua interezza, e non nel solo stralcio maliziosamente riportato dai media, dimostra che non avrei mai presentato l’interrogazione richiesta dal Buzzi". E dice di non aver presentato quell'interrogazione perché non la convinceva.

Ma dall'ordinanza emerge un'altra versione.

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