Cronache

Gip "copia e incolla" la richiesta d'arresto: presunto omicida liberato

Gip "copia e incolla" la richiesta d'arresto: presunto omicida liberato

Graziato dalla legge, un po' per colpa dell'informatica, un po' per la «disinvoltura», se non la si vuol definire pigrizia, del gip. Per questo il Tribunale del riesame di Venezia sarebbe stato costretto ad accogliere il ricorso di un uomo, Luca Furlan, finito in carcere per omicidio preterintenzionale. Vittima la sua compagna. Peccato che il Tribunale del Riesame di Venezia abbia annullato l'arresto perché, a suo dire, l'ordinanza del gip trevigiano Angelo Mascolo era stata copiata e incollata sul pc dalle motivazioni con cui la Procura aveva chiesto l'incarcerazione dell'uomo.

«La prossima volta scriverò di più» commentato ironicamente il giudice per le indagini preliminari. Poi ha difeso il suo operato: «Sono convinto di aver scritto bene l'ordinanza, le prove erano estremamente chiare e il pm aveva ragione nel motivare le sue contestazioni». La questione, insomma, «era così ben delineata dal pm che non aveva bisogno di aggiunte». Il presunto omicida adesso tornato libero, era stato arrestato lo scorso 22 gennaio. La sua ex compagna 66enne Elda Tandura, finita in ospedale per le sue percosse, era morta dopo un mese di ricovero.

L'avvocato di Furlan ha commentato così le ragioni del suo assistito: «Il Riesame ha ritenuto che sia mancata un'autonoma valutazione da parte del giudice che si è limitato ad aderire pedissequamente alle argomentazioni della Procura».

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