Politica

Il Giubileo non è iniziato ma già girano tangenti

Altra tegola sulla gestione del Pd: nuovi arresti per gli appalti a Roma, l'Anac blocca la gara

Il Giubileo non è iniziato ma già girano tangenti

Roma - Roma, sorpresa sondaggi. Una rilevazione effettuata ieri da Euromedia Research per Ballarò smentisce la vulgata sui grillini sicuri vincitori nella Capitale. Il risultato è clamoroso: nelle preferenze dei romani compare al primo posto Giorgia Meloni al 25,3%; secondo Alfio Marchini al 22%; terzo Di Battista al 19,3; quarto Marino al 10,6. Poi a seguire Veltroni al 9,3, Giachetti al 7,6, Madia al 3, Gentiloni al 2,3 e Michele Santoro allo 0,6. Insomma i due possibili candidati del centrodestra appaiono in testa con un buon margine, mentre quelli del Pd si trovano sotto il 10%.

Nel frattempo, la situazione a Roma diventa sempre più esplosiva. Matteo Renzi si prepara alla nomina del commissario del Giubileo, probabilmente con un decreto ad hoc. I super poteri verranno assegnati al prefetto Franco Gabrielli che cercherà di formare una squadra con cui il Pd conta di risollevare la sue sorti elettorali. Ieri, però, è stato anche il giorno dei primi arresti per gli appalti del Giubileo, con l'Autorità nazionale anticorruzione costretta a bloccare la gara incriminata. Due imprenditori e un funzionario di Roma Capitale sono agli arresti domiciliari. Avrebbero condizionato le gare d'appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade. Il 27 settembre gli imprenditori Luigi Martella e Alessio Ferrari avrebbero consegnato al funzionario Ercole Lalli, 2000 euro in cambio di informazioni riservate sulle gare. Al momento dell'intervento, Lalli aveva ancora in mano il denaro o e ha provato inutilmente a disfarsi della busta contenente 10 banconote da 100 euro e 20 da 50 euro.

La gara in questione, per complessivi 97 milioni più altri 12 per monitoraggio, riguarda una emergenza che potrebbe deflagrare da un momento all'altro. Dal primo ottobre la Capitale è ufficialmente in piena emergenza buche, visto che sono scaduti quasi tutti gli incarichi alle ditte incaricate della manutenzione. La gara lanciata tardivamente in agosto si è incagliata e bisognerà capire per quanto continuerà questa situazione ad alto rischio. «Attualmente le ditte non possono tappare le buche poiché la gara annunciata questa estate dal sindaco non è mai partita» spiega Fabrizio Ghera di Fratelli d'Italia «e tanto meno sono stati prorogati i vecchi affidamenti in attesa di quelli nuovi, che invece Marino ha assegnato con il solito vizietto delle procedure negoziate. Marino si è permesso il lusso di non fare gare lasciando la città abbandonata. È evidente che i danni fatti da Marino peseranno sulla città anche dopo le sue dimissioni. È necessario voltare subito pagina andando al voto». Come se non abstasse Marino vuole procedere a un ultimo atto: la pedonalizzazione completa dei Fori Imperiali, allargata a bus e taxi.

Un provvedimento che avrebbe ripercussioni pesanti sul trasporto pubblico, ma che evidentemente il chirurgo reputa utile a una sua futura ricandidatura.

Commenti