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Giudici in ferie, Girone resta in India

E Renzi non muove un dito...

Giudici in ferie, Girone resta in India

Si allungano i tempi per il ritorno di Salvatore Girone in Italia. Il Tempo fa notare che la Corte Suprema indiana ha chiuso per ferie e riaprirà il 28 giugno, ma Matteo Renzi non ha alcun intenzione di forzare i tempi. Ieri il premier ha ostentato ottimismo e ha detto di voler rispettare le “tempistiche diplomatiche istituzionali”

“Il caso Girone? Per Salvatore stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità affinché il rientro avvenga prima possibile, fermo restando l’amicizia nei confronti del popolo e del governo indiano”, ha detto Renzi da Bari dove si trovava per firmare il Patto metropolitano con il sindaco Antonio Decaro. Il premier ha rinnovato l’amicizia con il governo Modi ma non si è sbilanciato. “Siamo pronti ad accogliere il rientro di Girone – ha detto - e molto contenti che il tribunale sia andato nella direzione giusta, nel rispetto delle tempistiche diplomatiche istituzionali, avendo il tribunale preso una decisione chiara”. Sebbene dai primi di maggio la Farnesina stia lavorando duramente, insieme al pool legale, non si sono ancora registrati passi in avanti.

La Suprema Corte indiana non ha ancora esaminato l’istanza italiana per il rimpatrio di Girone, procedura molto simile a quella usata per i permessi concessi a Massimiliano Latorre, sarà comprensiva della richiesta di una serie di garanzie da parte del governo italiano nonché obblighi per il fuciliere. Il deputato forzista Elio Vito, già presidente della Commissione Difesa, ha annunciato la presentazione di una interrogazione al ministro Roberta Pinotti delucidazioni “al fine di avere notizie e garanzie sulle iniziative che vengono assunte”.

Intanto, in India, nel Kerala hanno vinto le elezioni comunisti del Fronte democratico della Sinistra, sempre contrario a ogni forma di dialogo con l’Italia per il rilascio dei marò.

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