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Ma è la giungla di tasse e scartoffie a soffocare davvero i commercianti

Nessuno argina la burocrazia e la pressione fiscale al 70%

Ma è la giungla di tasse e scartoffie a soffocare davvero i commercianti

Roma - «È aumentato lo sfruttamento, non l'occupazione». Per il vicepremier Luigi Di Maio la chiusura domenicale dei negozi «è una cosa di civiltà» che «ci viene chiesta dai commercianti, da tutti i padri e madri che lavorando in un negozio sono in concorrenza con i centri commerciali sette giorni su sette». Il ministro del lavoro e delle Attività produttive ha la strada spianata dinanzi a sé perché il numero dei contestatori della sua iniziativa è più o meno controbilanciato da quello degli entusiasti. Di Maio e le sue chiusure domenicali sono lo specchio di un Paese che non crede al valore della libertà e dell'autonomia e che vede nell'eccesso di regolamentazione e nella politica l'unica soluzione per gestire la società.

Forse non tutti sanno che un esercizio commerciale è obbligato a comunicare le modalità di pulizia dei propri locali a un'autorità preposta dall'Asl di riferimento. Sono le meraviglie quotidiane della burocrazia, il cane a tre teste con cui si deve confrontare chi voglia intraprendere qualsiasi iniziativa in Italia. Una pletora di obblighi che ha consentito la fioritura di numerosi posti di lavoro, soprattutto nell'ambito della formazione e della consulenza per aiutare gli imprenditori a liberare un po' di tempo da obblighi spesso inutili o ridondanti.

Ad esempio, se voleste aprire una qualsiasi attività commerciale lo sapreste quante forche caudine dovreste attraversare? In primo luogo, occorre presentare telematicamente la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) allo sportello unico delle attività produttive (Suap) del vostro Comune per far sapere che esistete. Contestualmente il Suap presenta la notifica sanitaria all'Asl che successivamente dovrà verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie nei locali adibiti all'attività. Ovviamente, nel caso in cui si scegliesse la forma di una società di persone o di una società di capitali bisognerebbe passare prima dal commercialista e dal notaio. Questi passaggi sono un po' più soft per le startup innovative, ma di certo non sono eliminati.

Seguono l'iscrizione al Registro delle imprese e all'Agenzia delle Entrate nonché la notifica all'Ispettorato del Lavoro per l'installazione di eventuali impianti di videosorveglianza. Infine la comunicazione alle varie utility per le varie utenze (acqua, luce e gas) dell'attività commerciale. Una decina di anni fa Luigi Furini ha raccontato le proprie disavventure di imprenditore in Volevo solo vendere la pizza, un bestiario delle storture nelle quali l'autore era incappato per aver tentato di aprire una pizzeria al taglio. Una delle parti più divertenti era relativa all'iscrizione alla Camera di Commercio con analoga scelta del settore per un titolare che non voglia esercitare direttamente. Per il commercio occorre un «preposto alla vendita» con due anni di esperienza. Se si sceglie l'artigianato, non occorre il preposto ma non si può vendere nessun prodotto che non sia fabbricato nel negozio (una pizzeria registrata come impresa artigiana non può vendere Coca Cola, ad esempio). L'industria paga più tasse.

E che dire dei corsi sulla sicurezza sul lavoro, sulla prevenzione dei rischi, sulle norme Haccp (fondamentali in ambito ristorazione), sulle norme antincendio? Obbligatorio, inoltre, predisporre il documento di valutazione del rischio per le lavoratrici gestanti da consegnare a qualunque dipendente donna sopra i 15 anni di età. senza quel pezzo di carta, si rischiano sanzioni pesanti. Il libro narra anche di due multe irrogate dalla Finanza per l'incauto regalo di due fette di pizza senza emissione di scontrino.

Chiunque sopravviva a questa giungla deve confrontarsi con una pressione fiscale che spesso si avvicina al 50% per le società di capitali e può superare il 70% per le ditte individuali o peri i professionisti.

A Di Maio questo non interessa perché con il reddito di cittadinanza ai pochi volenterosi verrà certamente meno il ghiribizzo di fare impresa.

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