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Gorizia è assediata dai profughi ma per la Boldrini sono pochi

La presidente della Camera: "La politica sia responsabile. I profughi possono sembrare troppi, ma Paesi come il Libano ne ospitano per un quarto della popolazione"

Gorizia è assediata dai profughi ma per la Boldrini sono pochi

Gorizia sta diventando la "Lampedusa del nord" per ammissione del suo stesso prefetto ma secondo Laura Boldrini i profughi accolti in Friuli Venezia Giulia sono ancora pochi.

La Presidente della Camera ha presieduto ieri alle celebrazioni per la giornata delle Forze Armate al Sacrario militare di Redipuglia, a pochi chilometri dal capoluogo isontino. In riferimento all'emergenza che Gorizia sta vivendo ormai da settimane, la Boldrini ha richiamato la politica al "senso di responsabilità" e a non "gettare benzina sul fuoco".

"Tutto intorno a noi, anche ai confini dell'Europa, si vivono momenti di grande difficoltà - ha spiegato la terza carica dello Stato - Ad oriente come nel Mediterraneo. E noi non siamo un'isola felice, siamo in questo contesto e dobbiamo tutti farci carico di questo problema. I civili sono sempre scappati, da che mondo è mondo. Sta poi al senso di responsabilità, alla collettività riuscire a dare delle risposte".

"È chiaro che sembrano sempre troppi - ha concluso la Boldrini - ma io dico di allargare la lente, di guardare cosa sta succedendo in paesi come il Libano, la Giordania, in paesi che ospitano oltre un milione, un milione e mezzo di rifugiati siriani, su una popolazione a volte di 4 milioni come è appunto il caso del Libano. Nessuno si salva quando ci sono le guerre: le conseguenze ricadono su tutti".

A Gorizia da mesi le autorità cittadine sono alle prese con un numero sempre crescente di profughi afghani che arrivano anche da molto lontano nella speranza di farsi riconoscere l'asilo politico: il prefetto Vittorio Zappalorto aveva addirittura parlato di "furbi in cerca di benefici a cui non hanno diritto".

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