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"Il governo agisca per le banche e eviti un danno incalcolabile"

Berlusconi striglia Renzi: "Doveva vigilare, ora rischiamo il disastro". E sull'Isis: "Raid? Fanno solo vittime. L'unica soluzione è un intervento di terra"

"Il governo agisca per le banche e eviti un danno incalcolabile"

"Il governo intervenga per evitare un disastro". Lo chiede a gran voce in un'intervista al Tg5 Silvio Berlusconi dopo la vicenda che ha portato al fallimento di quattro banche italiane (tra cui Banca Etruria, l'ormai noto istituto di papà Boschi).

A pochi giorni dal decreto salva-banche, il Cavaliere striglia il governo che "poteva, doveva e deve fare di più". "Ci sono 20mila cittadini che hanno investito i risparmi di una vita sulle cosiddette obbligazioni subordinate delle loro banche di fiducia", spiega il leader di Forza Italia, "I direttori di quelle banche li hanno portati ad investire su quelle obbligazioni dicendo che erano sicure. E ora si trovano senza più niente. Non è davvero ammissibile. Il governo e la Banca d'Italia dovevano vigilare. Dovevano dare l'allarme per tempo".

E se ora non si farà nulla, per Berlusconi a rischiare è l'intera economia italiana: "Il danno sarà incalcolabile perché vedremo venir meno la fiducia di tutti i risparmatori nelle loro banche con la conseguenza della messa in vendita di tutte le obbligazioni possedute. Sarebbe un disastro", spiega, "Si tratta di un totale di 790 milioni di euro per queste quattro banche... non è una somma impossibile. E quindi è mio parere che il governo debba intervenire e debba intervenire al più presto".

Altro ambito in cui secondo il Cavaliere Renzi - e tutta la politica dell'Occidente - sta facendo poco è quella della lotta all'Isis e a al terrorismo jihadista: "Tra Russia e Turchia la situazione è terribilmente seria. Forse si è trattato di un incidente, di un tragico malinteso tra due Paesi che sono entrambi nel mirino del terrorismo", dice Berlusconi, "Erdogan deve governare un Paese che - anche per nostra responsabilità - ha subìto un'involuzione e si allontanato dall'Europa. Ma, lo ripeto, l'unico modo per prevalere sull'Isis è quello di creare un fronte comune sotto l'egida delle Nazioni unite tra l'Europa, gli Usa, la Federazione russa, la Turchia e la Cina. Un fronte organizzato di terra è l'unico modo per risolvere questa situazione.

I bombardamenti fanno molte vittime innocenti, producono un cumulo di rovine che non consentiranno più a chi è fuggito di tornare a viverci".

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