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Governo, altolà di Di Maio a Salvini: "Basta scortesie ai 5 Stelle"

Ancora tensioni nel governo. Di Maio accusa Salvini: "Fa alleanze con chi non rispetta l’Italia". E marca la distanza: "Alcune diversità riemergeranno in campagna elettorale"

Governo, altolà di Di Maio a Salvini: "Basta scortesie ai 5 Stelle"

"Grazie" a Matteo Salvini, "grazie" a Giuseppe Conte e a Sergio Mattarella. Il governo gialloverde "andrà avanti" nelle sue diversità. Ma ora basta con le scortesie verso i ministri del Movimento 5 Stelle. All'indomani di un'infuocata domenica, profondamente segnata dai continui scambi di accuse, Luigi Di Maio scrive una lunga lettera al direttore del Corriere della Sera per confermare l'alleanza con la Lega ("Siamo diversi e alcune diversità riemergeranno in campagna elettorale") e al tempo stesso marcare la distanza con il leader del Carroccio ("Fa alleanze con chi non rispetta l’Italia").

"Caro Matteo, grazie per il sostegno che hai offerto al cambiamento che abbiamo avviato. Certo, siamo diversi. Ci sono delle diversità tra il M5S e la Lega, è evidente, ma per questo c'è anche un accordo di base, una road map che culminerà al termine del naturale corso della legislatura". Secondo Di Maio, è arrivato "il momento di fare un po' di ordine, anche alla luce degli ultimi sviluppi politici e mediatici che hanno lasciato trapelare una tensione all'interno del governo". Da parte dei Cinque Stelle non ci sarebbe alcuna tensione. Almeno questo è quello che dice Di Maio che, però, poi non perde occasione per piacchiar duro contro gli alleati. Il capo politico dei grillini esprime soddisfazione per il lavoro svolto fino ad oggi ("Mi riferisco a provvedimenti come il reddito di cittadinanza, come la pensione di cittadinanza, o lo sblocca cantieri e le misure a sostegno della famiglia, nonchè alla storica firma della Via della seta che, son certo, sancirà una ripresa concreta del nostro export incidendo favorevolmente sulla valorizzazione del made in Italy"), ma adesso che è ufficialmente partita la campagna elettorale per le elezioni europee di maggio non è disposto a fare sconti a nessuno.

Nelle prossime settimane il governo dovrà affrontare lo scoglio del Def. Salvini ha già messo in chiaro che vuole inserire a tutti i costi la flat tax. Di Maio assicura di condividerne "i termini e lo scopo". E, poi, è stata inserita nel contratto di governo. Eppure la strada non è affatto in discesa. "Sarà uno dei punti che occorrerà raggiungere, associandovi a mio parere comunque un principio di proporzionalità per fare in modo che il beneficio stesso sia distribuito con criterio verso le famiglie e il ceto medio", spiega il vicepremier grillino ammettendo che il sistema fiscale dovrà "essere riformulato al fine di alleggerire il grande carico che oggi soprattutto pesa sulle nostre imprese".

Ad ogni modo il ministro auspica che "l'esecutivo possa lavorare quanto prima a un piano di riduzione del cuneo fiscale e all'introduzione di ulteriori agevolazioni volte a far ripartire la crescita in Italia".

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