Politica

Governo, FdI ago della bilancia in Senato

In Senato la nascente maggioranza gialloverde avrebbe solo 167 voti a favore, ossia soltanto 6 in più della soglia minima e, perciò, sia Salvini sia Di Maio guardano con interesse ai 18 senatori di FdI

Da Google Street View
Da Google Street View

Mentre Salvini e Di Maio trattano sulla formazione del nuovo esecutivo, 'l'incubo del Senato' aleggia sulla nascente maggioranza gialloverde. Se, alla Camera, Lega e M5S vantano l'appoggio di 346 deputati, a Palazzo Madama la situazione è ben diversa.

Qui i senatori pentastellati sono 109 mentre i leghisti 58, per un totale di 167, ossia soltanto 6 in più della soglia minima (161) necessaria per avere la maggioranza. Appena 2 senatori in più rispetto al secondo governo Prodi che durò, a malapena, 2 anni. Una situazione che preoccupa non poco sia Salvini sia Di Maio dato che con questi numeri sarebbe vietato "ammalarsi". In queste ore, quindi, gli occhi sarebbero tutti puntati sui 18 senatori di Fratelli d'Italia che, se votassero a favore del futuro governo, porterebbero la maggioranza a 185 membri.

Al momento, però, Giorgia Meloni pare intenzionata a non appoggiare un "governo che nasce in grande confusione" e, pertanto, all'assemblea dei gruppi di FdI dove ieri è stata ratificata questa scelta, ha ribadito che Salvini si sarebbe dovuto presentare in Parlamento per "chiedere i voti, innanzitutto ai Cinquestelle o anche ai singoli parlamentari, necessari per iniziare subito a dare agli italiani le risposte che attendono".

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