Elezioni Politiche 2018

Governo, il piano di Giorgetti: "Centrodestra unito al Colle per indicare Salvini"

Il vice presidente della Lega propone al centrodestra di salire unito al Quirinale: "Indicherebbe chiaramente che Salvini è il candidato della coalizione"

Governo, il piano di Giorgetti: "Centrodestra unito al Colle per indicare Salvini"

"Salire insieme al Quirinale avrebbe un senso: indicherebbe chiaramente che Salvini è il candidato della coalizione del centrodestra". Dai microfoni di Radio anch'io su Radio1 Rai il vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, traccia il piano delineato dal Carroccio per "affrontare" Sergio Mattarella al Colle e chiedergli l'incarico di governo. Un'incarico che investirebbe tutto il centrodestra, ovvero la coalizione che dalle urne è risultata la più votata dagli elettori italiani. "La Lega - assicura l'esponente lumbard - non fa alcuna Opa sul centrodestra, sono gli elettori che hanno scelto. Giovanni Toti ha una sua idea da tempo circa il partito unico ma in caso noi, come Lega, saremmo pronti".

"Il centrodestra ha vinto le elezioni, ha preso molti più voti dei Cinque Stelle. Ci rendiamo conto che la situazione è bloccata per motivi di numeri, noi faremo la nostra proposta, la faranno i Cinquestelle, vedremo quella che avrà le gambe per camminare, se nessuno l'avrà si tonerà a votare cercando un chiarimento". Giorgetti non si sbilancia. Ma mette in chiaro, sin da subito, che spetta alla coalizione di centrodestra l'incarico di governo che Mattarella sarà chiamato a dare. Il vice presidente della Lega è non è solo l'eminenza grigia che ha saputo portare Matteo Salvini in alto. È anche l'uomo ombra del capo nonché il pontiere amico del Colle e dei banchieri. È lui che ora sta tessendo le trame che porteranno la Lega e i suoi alleati al Quirinale.

La strategia condivisa da Silvio Berlusconi e Matteo Salvini nel faccia a faccia ad Arcore è di serrare i ranghi per far valere tutto il peso del centrodestra. "Magari il Cavaliere - spiega Giorgetti a Radio Anch'io - per le nuove elezioni avrà avuto un'agibilità politica e deciderà di impegnarsi anche più direttamente nella competizione. In questa fase - continua - Berlusconi è stato leale e corretto, rispettando gli accordi che erano stati presi". Anche per queto l'ipotesi di un'intesa di governo tra la Lega e il Movimento 5 Stelle, ventilata nelle scorse settimane da alcuni giornali, è del tutto priva di fondamento. Lo stesso Giorgetti, pur non escludendo nulla ("perché in politica è stupido dire queste cose"), la definisce un'idea "irrealistica nel momento in cui siamo di fronte a due leader alternativi".

Giorgetti sa bene che la situazione attuale potrebbe portare a un'impasse. La strada per la soluzione del rebus davanti al quale si trova Mattarella sembra essere sempre più in salita. Tanto che, in molti, vedono all'orizzonte la possibilità di un governo di scopo con l'obiettivo di approvare legge elettorale e quella di stabilità. Un'ipotesi che al vice presidente del Carroccio andrebbe bene solo a metà.

"Per fare la legge elettorale può avere un senso - spiega - per fare la manovra no, perché la visione rispetto a questioni fondamentali come l'Europa e le tasse lo rendono un pò complicato".

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