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Il governo cede all'Europa: il deficit cala al 2,04%

Conte vede Juncker e propone di ridurre il costo delle misure in manovra per evitare l'infrazione. L'Ue: "Buoni progressi"

Il governo cede all'Europa: il deficit cala al 2,04%

Alla fine il governo sembra aver ceduto - almeno in parte - alle pressioni dell'Europa: la manovra cambia, i saldi scendono e il deficit previsto per il 2019 cala dello 0,36%, passando dal 2,4% al 2,04% del pil.

Lo ha annunciato Giuseppe Conte dopo l'incontro con Jean-Claude Juncker, il secondo focalizzato sulla legge di Bilancio italiana dopo la cena del 24 novembre scorso. "Abbiamo anticipato la nostra proposta a Bruxelles sulla manovra", ha detto il premier italiano, "Abbiamo illustrato il nostro piano. Non tradiamo affatto la fiducia degli italiani. Rispettiamo gli impegni presi. Rispettiamo sia la platea che gli importi delle misure sul reddito di cittadinanza e su quota cento. Il saldo finale che abbiamo proposto è il 2,04%. Abbiamo messo sul tavolo una proposta seria. Confidiamo che questo negoziato possa concludersi in modo positivo. La maggioranza è compatta".

Al vertice hanno partecipato anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria, il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, e il commissario europeo agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici. "Buoni progressi sono stati fatti", ha sottolineato un portavoce europeo, "La Commissione europea valuterà ora le proposte ricevute questo pomeriggio: i lavori continueranno nei prossimi giorni. La novità positiva è che c'è la volontà di trovare una soluzione".

"Abbiamo aggiunto qualcosa sul piano delle dismissioni", ha spiegato il premier italiano, assicurando che quota 100 e reddito di cittadinanza restano: "Partiranno nei tempi previsti", ha sottolineato, "Le misure entreranno in vigore come preannunciato sia per quanto riguarda gli importi e la platea. Non rinunciamo a nulla. Vedrete che la crescita sarà superiore alle nostre stime. Sono molto ambizioso, io sto lavorando per impedire la procedura di infrazione. Il dialogo è molto positivo".

In ogni caso la trattativa è tutt'altro che conclusa. Questa sera Conte riunisce i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio a Palazzo Chigi per riferire sul colloquio con Juncker. E domani Giovanni Tria sarà di nuovo a Bruxelles per cercare un'intesa che eviti l'apertura di una procedura per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia.

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