Politica

«Prima la Gran Bretagna!» Deputata uccisa in strada

Tragica fine della laburista Jo Cox, aggredita a Leeds da un ultranazionalista affetto da problemi psichici

Prima uno sparo, poi un secondo, forse un terzo alla testa, come un'esecuzione. E per di più coltellate che infieriscono sulla vittima agonizzante. Così è morta Jo Cox, parlamentare laburista britannica, che si era schierata per l'Unione Europea in vista dello storico referendum del 23 giugno. Non solo: il killer, forse affetto da problemi psichici, l'avrebbe uccisa al grido di «Britain first», prima la Gran Bretagna, il nome di un movimento ultranazionalista, secondo due testimoni.

Il movente dell'assassino, arrestato subito dopo il delitto, è ancora tutto da chiarire secondo la polizia, ma sembra legato alla Brexit. Se così fosse il vantaggio di chi vuole uscire dall'Unione, che si era consolidato proprio ieri con il 53% nei sondaggi, potrebbe evaporare. Non solo: sui siti della supremazia bianca c'è chi scrive che la deputata «si meritava» una fine del genere. Per l'estrema destra razzista era «una infida amica dei Paki» termine dispregiativo usato per gli immigrati pachistani.

Cox, 41 anni e due figli, poco prima delle 13 di ieri, ora locale, aveva concluso il solito appuntamento con gli elettori nelle circoscrizione dove è stata eletta nel West Yorkshire. E stava uscendo dalla biblioteca comunale di Birstall, nel nord dell'Inghilterra. «Un uomo con un cappellino da baseball, bianco sporco, l'ha affrontata in una lotta corpo a corpo. Lui ha tirato fuori una specie di pistola artigianale o della prima guerra mondiale e le ha sparato» racconta un testimone, Hitem Ben Abdallah. Due volte di sicuro, ma un altro testimone sostiene che l'attentatore ha tirato il grilletto una terza volta, quando la donna era a terra rantolante. «Le ha sparato ancora vicino alla testa e poi ha estratto un coltellaccio pugnalandola più volte» ha raccontato Clarke Rothwell, che lavora in un bar nelle vicinanze. I testimoni parlano anche di un altro uomo, che sarebbe intervenuto per fermare l'assassino. La polizia conferma che un uomo di 77 anni è stato ferito non gravemente. La deputata laburista crollata a terra era in condizioni critiche. Ed è morta circa un'ora dopo nonostante l'evacuazione in elicottero verso l'ospedale.

Alle 12.53, ora locale, è stata chiamata la polizia. Gli agenti sono intervenuti in una ventina di minuti e hanno quasi subito arrestato l'aggressore, che aveva lasciato con calma il luogo del delitto. Tommy Mair, 52 anni, con una maglietta grigia, che in alcune foto rilanciate dai social network è a terra mentre due agenti lo stanno immobilizzando.

Una testimone giura di aver sentito gridare «Britain first» fin dall'inizio dell'agguato. «Gran Bretagna prima di tutto» è un'ala scissionista del Partito nazionalista britannico fondata da un reduce unionista dell'Ulster ai tempi della guerra civile con i cattolici dell'Ira.

Graeme Howard, che abita in una via vicina, ha rivelato che il killer «gridava Britain first durante l'omicidio e mentre lo stavano arrestando». All'assassino sono state sequestrate delle armi. Mair è originario di Batley, poco distante dal luogo del delitto. Nick Gannon, vicino di casa, lo descrive come «un tipo tranquillo, amichevole, che aiutava gli anziani». Una foto scovata dal quotidiano Daily Mirror lo mostra in giacca mimetica. Il movimento di estrema destra Britain first ha subito preso le distanze. La numero due, Jayda Fransen, si è detta «estremamente scioccata» sostenendo che «non è assolutamente il tipo di comportamento che noi giustifichiamo».

L'emozione suscitata da un atto così criminale e terroristico potrebbe spostare l'asse dell'opinione pubblica inglese sulla Brexit. Per la prima volta il sondaggio mensile di Ipsos Mori aveva rivelato che le intenzioni di voto del 53% dei britannici è per l'uscita dall'Unione Europea contro il 47% dei no.

L'ultimo twitter della vittima non lascia dubbi: «L'immigrazione è una preoccupazione legittima ma non una buona ragione per lasciare l'Europa».

Chiunque sia il killer e qualunque motivazione l'abbia spinto ad ammazzare la parlamentare, Cox è diventata con la sua tragica fine l'eroina del sì all'Unione Europea.

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